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A caccia del dolcificante ideale: molte donne si informano sul web

ROMA. Circa 1 adulto su 10 prende in considerazione l'uso di un dolcificante per ridurre il consumo di zucchero, ma è soprattutto sul web e sui social network la caccia all'edulcorante ideale. Secondo l'Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (Aiipa) che, nell'ambito della campagna informativa cominciata tramite l'account Twitter @Edulcoranti, ha realizzato un'analisi sul mondo dei dolcificanti in Italia. Ne emerge che ogni anno ci sono circa 8.000 conversazioni online sugli edulcoranti.

Dal 2013 al 2014 la maggior parte di queste si è spostata dai forum (20%) ai blog (59%). A dispetto dei blog di settore (food/alimentazione) l'argomento trova più voce nei blog generalisti e di informazione (59%). E a parlarne sono più le donne e circa il 90% di queste è collocabile anagraficamente tra i 21 e i 50 anni.

Il consumo di zuccheri semplici non dovrebbe superare il 15% dell'apporto calorico giornaliero (2.000 Kcal). In sintesi circa 75 g/die che corrispondono a 300 Kcal, ma occorre tener presente che gli edulcoranti sono in diversi prodotti alimentari. Ad esempio nelle bevande principalmente acesulfame K, aspartame, ciclammato, saccarina e stevia. Nei prodotti dolciari e da forno si trovano tutti i precedenti più il sucralosio, con l'eccezione dell'aspartame che non può essere utilizzato in cottura, ma va aggiunto a fine preparazione.

Nelle produzioni lattiero-casearie c'è invece il sucralosio. Nei chewing-gum infine si utilizzano preferibilmente i dolcificanti che fanno massa e conferiscono un gusto fresco, in particolare troviamo lo xilitolo.

Il prossimo edulcorante ad arrivare sul mercato, annuncia l'Aiipa, sarà probabilmente l'advantame, da 20.000 a 40.000 volte più dolce dello zucchero, e quindi utilizzato a dosi bassissime, recentemente approvato da Efsa e già approvato negli Usa.

 

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