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Pensioni ed esodati, Poletti: "Subito modifiche alla riforma Fornero"

I cambiamenti riguarderanno soprattutto le persone che sono vicine all'età pensionabile ma hanno perso il lavoro o rischiano di perderlo

ROMA. Il Governo è intenzionato a modificare la riforma Fornero della previdenza subito dopo l'approvazione dei decreti di attuazione del Jobs act (per i quali i termini scadono a giugno). Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti ha assicurato l'impegno del Governo a intervenire sulla riforma con strumenti che salvaguardino le persone che sono vicine al pensionamento e che hanno perso il lavoro o rischiano di perderlo perchè se non si farà il Paese avrà «un problema sociale».

Le ipotesi di intervento allo studio, ha detto Poletti, sono «molte» ma il problema principale resta quello delle risorse da mettere in campo. Anche lo strumento del prestito previdenziale teoricamente anche a costo zero nel tempo per lo Stato (si può prevedere per chi anticipa l'uscita dal lavoro rispetto all'età di vecchiaia un taglio corrispondente delle rate di pensione) prevede infatti un esborso anticipato per l'Erario da recuperare successivamente.

«Noi sappiamo - ha detto Poletti - che esiste un problema che riguarda in particolare quelle persone che sono vicine alla pensione e che nella situazione attuale di difficoltà hanno perso o possono perdere il posto di lavoro e non hanno la copertura di ammortizzatori sociali sufficiente fino a maturare la pensione.

Credo - ha detto ancora - che uno strumento flessibile che aiuti queste persone a raggiungere i requisiti bisognerà sicuramente produrlo perchè diversamente avremo un problema sociale».

All'allarme lanciato da Poletti hanno risposto i sindacati sottolineando come la situazione sia grave già da tre anni. «Che bisogna intervenire - ha detto il numero uno dello Spi-Cgil, Carla Cantone - lo sanno anche i muri. Il problema è come si intende farlo perchè non vorrei che a qualcuno venisse in mente di peggiorare la situazione. Il problema sociale c'è già da tre anni e la politica si gioca la faccia se non è in grado di risolverlo una volta per tutte». «È un bene che il ministro del Lavoro Poletti riconosca l'urgenza di rivedere la legge Fornero - ha sottolineato il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan - ma il governo non deve ripetere l'errore di fare da solo».

Secondo Furlan il Governo deve convocare subito le parti sociali in modo da cambiare presto una legge che «tanto danno ha fatto ai lavoratori e ai pensionati italiani. Intervenire per rivedere il sistema pensionistico è più che mai necessario e urgente».  «Poletti ha proprio ragione: occorre modificare la legge Fornero - ha affermato il leader Uil, Carmelo Barbagallo -  finalmente anche il Governo ha preso coscienza di questo problema. Per noi la strada maestra resta quella della flessibilità in uscita per l'accesso alla pensione. Invitiamo,  il ministro a convocare subito un tavolo per discutere sui cambiamenti necessari a evitare che quel provvedimento produca i danni sociali paventati».

Convinto della necessità di intervenire sulla legge Fornero è anche il Capogruppo Ap del Senato, Maurizio Sacconi. «Si tratta di un lavoro - ha detto - che deve essere svolto in modo serio e veloce senza imbarcarci in complessivi ridisegni ideologici delle prestazioni di oggi e di domani che renderebbero solo ancora più complesso l'obiettivo della coesione sociale. La flessibilità in uscita, con particolare attenzione alle età più adulte, potrà essere sostenuta da ragionevoli penalizzazioni delle prestazioni».

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