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Da tagliare il numero dei reparti di oculistica: si passerà da 44 a 32

La Società oftalmologica chiede una redistribuzione dei medici nelle varie strutture: in alcune ce ne sono pochi

PALERMO. I reparti di Oculistica in Sicilia oggi sono 44. Dovranno diventare meno di 32 entro la fine del 2016. Lo prevede il piano della nuova rete ospedaliera che sarà pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Nel piano è prevista la riorganizzazione delle strutture sanitarie. Passaggio fondamentale per sbloccare concorsi e assunzioni nella sanità dopo il blocco del decreto Balduzzi nel 2012.

Per la società oftalmologica siciliana è necessaria una redistribuzione degli oculisti negli ospedali siciliani: in alcuni ce ne sono troppi rispetto al carico di lavoro, in altri ce ne sono pochi. E soprattutto serve personale per i pronto soccorso oculistici sguarniti. Dall’assessorato regionale alla Salute spiegano che la rete prevede una ottimale riorganizzazione dei reparti in base al territorio e che saranno previsti anche nuovi posti per gli oculisti. I numeri saranno decisi però, come per le altre figure mediche e sanitarie, dopo la definizione delle piante organiche da parte delle aziende sanitarie. Bisognerà valutare gli esuberi, le graduatorie ancora valide di precedenti concorsi e quelle di mobilità. Poi si vedrà quali figure mancano e si bandiranno nuovi concorsi. Principio valido per tutte le professioni delle strutture sanitarie. L’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino ha spiegato che «entro febbraio saranno dati alle aziende i criteri da seguire per le nuove piante organiche che dovranno basarsi sulla nuova rete ospedaliera. Ed entro maggio ci saranno i concorsi».

Antonello Rapisarda, presidente della Sosi, la società siciliana di Oftalmologia, spiega: «Lo sblocco dei concorsi è una ottima notizia per la sanità siciliana. Ci auguriamo consenta una piena occupazione anche per tutti gli oculisti in quanto sicuramente nelle strutture sanitarie serve complessivamente una maggiore ed adeguata presenza degli oculisti». Rapisarda precisa che «però è fondamentale una redistribuzione dei professionisti. Ci sono strutture con troppi oculisti in base alle attività svolte, e altre dove ce ne sono pochi». Il presidente degli oculisti siciliani sottolinea come «è bene tagliare i rami secchi in modo intelligente: in tal senso una riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana è fondamentale. Occorre valorizzare chi lavora bene. Anche per evitare di creare posti inutili. Il tutto senza lasciarsi andare a logiche politiche ma solo ed esclusivamente per il bene del paziente». Rapisarda sottolinea per esempio come ci sia bisogno di personale per i pronto soccorso oculistici: «Spesso c’è solo la reperibilità, mentre è indispensabile predisporre un personale adeguato per professionalità e numero nelle funzioni di guardia attiva presente 24 ore su 24». Il presidente della Sosi fa poi notare ci sono molti posti di primari scoperti. Dall’assessorato spiegano che le nuove piante organiche di tutti i reparti terranno conto di vari principi tra cui le attività svolte e il livello di specializzazione.

Intanto, ieri la conferenza Stato-Regioni ha approvato un nuovo decreto sulla stabilizzazione dei precari nel servizio sanitario nazionale: prevede procedure transitorie di reclutamento speciale per gli Lsu e la possibilità di partecipare alle procedure di stabilizzazione per il personale dedicato alla ricerca in sanità.

 

 

 

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