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L'ex ministro Kyenge: "Vorrei un presidente della Repubblica nero"

BRESCIA. «Vorrei un Presidente della Repubblica nero». Lo ha detto l'ex Ministro dell'Integrazione Cècile Kyenge, a Brescia per la mostra sui Warega, i signori della foresta congolese e per partecipare ad un convegno sull'emergenza Ebola.

«Serve un presidente della Repubblica consapevole dei valori della multiculturalità e della diversità, e che conosca bene i problemi dell'immigrazione. Lungimirante come è stato  Napolitano».

Per l'ex Ministro Kyenge poi «alla fine di gennaio non sarà eletto un Presidente della Repubblica. Nella rosa dei nomi che sta girando, non ho visto un candidato adatto».

«Il Presidente Napolitano è stato il pilastro che ha servito e salvaguardato le nostre istituzioni repubblicane, in anni difficili e tormentati. Grazie a lui non abbiamo smarrito la strada, un gigante che ha saputo portare per mano il Paese su strade nuove, anche con la scelta del primo ministro nero della Repubblica. Ricordo con commozione i colloqui con lui, la sua vicinanza umana e politica, in giorni sofferti. Grazie, caro presidente!».

«Ho detto e scritto dei successi e traguardi positivi del Semestre italiano di Presidenza dell'Unione. Voglio essere franca anche sulle 'ombrè. Una riguarda l'emergenza profughi nel Mediterraneo, in fuga da guerre e stermini». Così l'ex ministro italiano all' Integrazione, Cecile Kyenge, ora europarlamentare Pd, commenta su facebook la conclusione del semestre italiano.

«Io però non rinuncio a sperare - aggiunge - ed un seme è gettato: la nostra risoluzione che il Parlamento ha approvato a denuncia dei limiti dell'attuale approccio europeo all'emergenza profughi e gli impegni presi dal Commissario Avromopoulos. Come dimostrano i drammatici fatti di questi giorni, la minaccia per l'Europa non sono certo i profughi #iononrinuncio».

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