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L'indagine: 7 siciliani su 10 non hanno letto neppure un libro nel 2014

Il 18,1% delle famiglie, invece, afferma di non possedere nemmeno un libro in casa

PALERMO. Nel 2014 il 71,8% dei siciliani non ha letto un libro. Lo rileva l'Istat nel report 'La produzione e la lettura dei libri in Italia'. All'isola spetta la maglia nera nella graduatoria nazionale delle regioni italiane, con la percentuale più alta di persone, che non legge. Dopo la Sicilia viene la Puglia con il 70,8%. Secondo l' l'indagine condotta per regione su un campione di 100 intervistati dall'istituto di statistica, negli ultimi 12 mesi, il 26,1% dichiara di averne letto uno. Il 18,1% delle famiglie, invece, afferma di non possedere nemmeno un libro in casa. Peggio fa solo la Basilicata, con il 19,1%. Secondo l'analisi, la scarsa propensione alla lettura, oltre che dal livello di istruzione, è indice di difficoltà di accesso anche ad altre risorse e opportunità culturali; ai non lettori, infatti, corrispondono livelli di partecipazione culturale - come visite a musei o mostre, siti archeologici - significativamente inferiori alla medi.

Nel complesso scendono i lettori di libri nel 2014, anche se lievemente, rispetto all'anno precedente: secondo l'ultima indagine Istat la quota è passata dal 43% del 2013 al 41,4%. Nell'anno da poco concluso sono stati oltre 23 milioni 750 mila le persone dai 6 anni in su che hanno dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista, per motivi non strettamente scolastici o professionali. I "lettori forti", vale a dire le persone che leggono in media almeno un libro al mese, sono il 14,3% dei lettori, una categoria sostanzialmente stabile nel tempo.

Sempre secondo l'indagine, la popolazione femminile mostra una maggiore propensione alla lettura già a partire dai 6 anni: complessivamente il 48% delle femmine e il 34,5% dei maschi hanno letto almeno un libro nel corso dell'anno. La quota di lettori è superiore al 50% della popolazione solo tra gli 11 ed i 19 anni mentre la fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni (53,5%). Inoltre, la propensione alla lettura è fortemente condizionata dall'ambiente familiare: leggono libri il 66,9% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7% di quelli con genitori che non leggono libri. Nel Mezzogiorno la lettura continua ad essere molto meno diffusa rispetto al resto del Paese: meno di una persona su tre nel Sud e nelle Isole ha letto almeno un libro (la quota di lettori è rispettivamente il 29,4% e il 31,1% della popolazione). Si legge di più nei comuni centro dell'area metropolitana: la quota di lettori è al 50,8%, ma scende al 37,2% in quelli con meno di 2.000 abitanti. Quasi una famiglia su dieci (9,8%) non ha alcun libro in casa, il 63,5% ne ha al massimo 100.

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