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Affondo di Civati a Renzi: "Senza la destra, non governerebbe"

Il deputato parla del caso delle Primarie in Liguria: "Il partito sta banilizzando uno spettacolo desolante"

 ROMA.  Il Pd «banalizza» lo «spettacolo desolante» delle primarie in Liguria perchè «il leader che avrebbe dovuto sgominare» lo schema delle larghe intese con la destra «non solo lo ha ereditato ma si ripromette di rilanciarlo per altri tre anni, sotto le insegne del partito della nazione, dove ci possono stare tutti, dove l'alternanza è sospesa pro tempore (o, forse, per sempre). Ovviamente con il concorso della destra: senza la destra, non si governerebbe, nè si vincerebbero le primarie». Così Pippo Civati sul suo blog.

«Ci si abitua a tutto. A gravissime accuse di brogli vissute con nonchalance, a esponenti della destra che organizzano il voto alle primarie come se fossero militanti organici al partito, al trasversalismo senza confini e al trasformismo di tutti (e di tutte le cose). Chi non si abitua è un gufo e uno scissionista, fuori moda e fuori tempo. È strano. È lontano dal comune sentire. E chi non vota più, si esclude da solo (in altri casi, come nel Senato, lo si esclude per legge)». È quanto scrive il deputato Pd, Pippo Civati, sul suo blog.

«Del resto, ci si è abituati al governo con la destra, alla riduzione di spazi per l'alternativa e per l'alternanza, al 3%, alle liste bloccate, al modello di sviluppo (degli altri), a patti non detti, alla riduzione dei diritti dei lavoratori e all'aumento della precarietà, a tutto e al contrario di tutto», spiega l'esponente Pd in un post dal titolo 'Lo scivolamentò e sottolineando che «a me questa cosa piace pochissimo, tanto che mi sento come Bruce Chatwin». «Mi chiedo però che cosa ne pensino gli altri, soprattutto gli elettori, che si sono sempre detti contrari a tutto questo. E perchè protestino così poco. E perchè tutti scivoli via», conclude.

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