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Federer sempre più nella storia: centra la vittoria numero mille

Con la vittoria in finale a Brisbane contro Raonic, il tennista svizzero centra anche l'83° titolo in carriera

BRISBANE. Mille match vinti e 83 titoli conquistati in carriera: lo straordinario, doppio traguardo - che accresce ulteriormente il suo rango nell'empireo delle leggende del tennis - è stato raggiunto da Roger Federer sul cemento del Queensland Tennis Centre, a Brisbane (Australia), dove ha battuto in finale il canadese Milos Raonic, per 6-4, 6-7 (2), 6-4. Meglio del 33enne fuoriclasse svizzero, numero 2 mondiale dopo essere stato numero 1 per 302 settimane (un record), hanno fatto solo Jimmy Connors e Ivan Lendl, con rispettivamente, 1.253 e 1.071 successi.

Analogo, e da capogiro, il rapporto tra vittorie e incontri: 81,8% per lo statunitense e il cecoslovacco naturalizzato statunitense, entrambi in pensione da anni (278 e 239 sconfitte); 81,5% per il nuovo socio del 'club 1.000' (227 match persi).  «È un momento speciale, non c'è dubbio. Ho giocato tanto tennis nel corso degli anni e raggiungere stasera le 1.000 vittorie significa molto per me. Non dimenticherò mai questo match», ha detto un commosso Federer, premiato sul campo da altre due leggende come Rod Laver e Roy Emerson.

«Sono contento di averlo fatto in Australia, dove il tennis è amato e seguito», ha aggiunto. Gli ha fatto eco il 24enne canadese, numero 8 del ranking: «È duro stare qui di fronte a così tanti campioni di Grand Slam, è un onore. Quando ci stavamo riscaldando, ho sentito di tutti questi titoli: francamente pensavo che stesse giocando per la 2000/a vittoria!». Non è stata, comunque, una passeggiata per King Roger: durato due ore e 13', l'incontro è stato combattuto e spettacolare - 21 ace per Federer, 14 per Raonic -, degno della posta in gioco. Dopo un primo set con 15 vincenti e il break al terzo game, lo svizzero si è fatto rimontare da 2-0 nella seconda frazione, decisa al tie break con sette punti di fila di Raonic. Nel terzo set equilibrio fino al 4-4 e break decisivo sul 5-4, anche per un doppio fallo del canadese. Il punto della vittoria per Roger è venuto da un diritto di Milos finito in rete nella scambio seguito alla sua seconda di servizio.

Così, il campione di Basilea ha conquistato a Brisbane, dove nel 2014 aveva ceduto all'australiano Lleyton Hewitt, l'83/o titolo (17 gli Slam), alla 125/a finale. Ad applaudirlo, in tribuna, la moglie Mirka e le gemelle Myla e Charlene, di 5 anni e mezzo (i gemelli più piccoli, Leo e Lenny compiranno un anno a maggio). Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 28 settembre 1998 quando, a Tolosa, un 17enne di belle speranze vinse il suo primo match, battendo con un doppio 6-2 il francese Guillaume Raoux.  Sedici anni e 999 vittorie più tardi, Federer apre il 2015 con uno splendido, storico successo. Nella sua seconda giovinezza agonistica, forse accarezza il sogno di tornare sul trono del tennis mondiale, ora occupato da Djokovic. Un sogno, a questo punto, non del tutto irrealistico.

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