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Charlie Hebdo, terroristi barricati
Forse 5 ostaggi, avviate trattative

E' finita in una piccola tipografia di Damamrtin-en-Goele, a nord-est di Parigi, la lunga fuga dei due terroristi. I due sospetti, i fratelli Kouachi, sono ora barricati nell'azienda con almeno un ostaggio

PARIGI. E' finita in una piccola tipografia di Damamrtin-en-Goele, a nord-est di Parigi, la lunga fuga dei due terroristi che hanno compiuto la strage a Charlie Hebdo, ma il dramma continua: i due sospetti, i fratelli Kouachi - cittadini francesi di origini algerine - sono ora barricati nell'azienda, con ostaggi e le autorità hanno avviato una trattativa con loro per evitare un ulteriore spargimento di sangue.

Secondo Bernard Corneille, sindaco di Othis, un Comune limitrofo, potrebbero essere 5 gli ostaggi: almeno in base al numero delle persone che vi lavorano, compreso il titolare. "Ho provato a contattarlo stamattina senza mai avere risposta", ha detto. Il suo portavoce ha aggiunto di aver provato telefonare pure ad altri dipendenti senza successo. Anche a Othis sono state chiuse le scuole. Abitualmente lavorano nella piccola azienda familiare il titolare, la moglie, il figlio e almeno due o tre dipendenti, ha aggiunto il vice sindaco di Othis, Didier Chevalier. "Li conosciamo molto bene perché lavoriamo con loro da anni e siamo molto preoccupati visto quello che è successo a Parigi", ha detto, aggiungendo che la Ctd è una piccola tipografia di 200 metri quadri su due piani.

In precedenza era stata riportata una sparatoria nella zona e la stampa aveva parlato di due morti e almeno 20 feriti, ma successivamente il governo ha smentito che ci siano state vittime. Il presidente francese Francois Hollande, intanto, si è recato a piedi dall'Eliseo al vicino ministero dell'Interno per seguire da vicino le trattative, ma anche per dimostrare al Paese che lo Stato non ha paura in queste ore drammatiche. "L'epilogo è vicino", ha detto il prefetto di polizia di Parigi, riferendosi alla vasta operazione di polizia in corso a Dammartin-en-Goele.

E per Parigi è una lotta contro il tempo: si sta facendo tutto il possibile per prendere vivi i due terroristi ed evitare che muoiano da martiri. La Francia ha mobilitato oltre 88.000 uomini per rispondere all'emergenza e durante la notte per le ricerche sono stati mobilitati tra l'altro cinque elicotteri. Le unità di élite della polizia e della gendarmeria (Raid e GIGN) hanno passato al setaccio la Piccardia, dove - come a Parigi - è stato decretato il massimo livello di allerta antiterrorismo.

Armati, con casco e uniforme nera, gli uomini hanno pattugliato strade, controllando veicoli, perlustrando giardini, case, condomini, villaggi, fino ad arrivare alla stamperia. A Washington intanto, responsabili Usa hanno rilevato che i due presunti killer di 32 e 34 anni - Chérif e Said Kouachi - erano iscritti da anni nella 'lista nera' americana del terrorismo. Il più grande avrebbe anche effettuato un viaggio in Yemen per addestrarsi all'uso delle armi.

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