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Pd, Orfini: "Su Italicum buona intesa con la minoranza"

"Accettate diverse proposte avanzate dalle diverse aree del partito"

ROMA. «Se l'obiettivo è ricostruire una democrazia dei partiti, l'accordo che sta emergendo sull'Italicum è un buon punto di equilibrio, a partire dal premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione. Poi con i capilista scelti dai partiti si permette ai partiti stessi di selezionare una parte della classe dirigente consentendo loro di scegliere ad esempio di portare in parlamento un precario al posto di un assessore regionale. Nello stesso tempo le preferenze permettono il controllo e la selezione dei cittadini sulle candidature. Tutte questioni poste giustamente dalle minoranze del partito».

Così, in un'intervista al Messaggero, il presidente del Pd Matteo Orfini, secondo cui «alle prossime scadenze il partito saprà presentarsi unito».

«Sull'ormai famoso decreto fiscale del 3% è evidente che l'errore è stato corretto non appena è stato individuato. È inaccettabile tutto il corredo di interpretazioni complottistiche intorno alla presunta volontà di inciucio con Berlusconi. Se il Cavaliere è al suo massimo punto di debolezza politica è perchè è stato sconfitto dal Pd alle elezioni da questo gruppo dirigente con il contributo di tutto il partito», dice Orfini.

«La ratio del provvedimento non è sbagliata. Si tratta di evitare di far scattare conseguenze penali per errori di modesta entità ma senza fare sconti a chi froda il fisco. Ora bisogna scrivere in modo tecnicamente corretto la giusta linea».

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