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Nell’acqua anche piante e minerali: è l’arredo-natura

PALERMO. È boom per l’arredo natura. Nell’era delle tecnologie pare che a casa l’uomo senta il bisogno di ritornare a contatto con qualcosa di primordiale e l’ideale è utilizzare le piante che possono essere usate sia per arredare casa normalmente che all’interno degli acquari: «L’arredo natura, infatti - spiega Daniela Molica, consulente palermitana del circuito PFish Ok! World - è la specializzazione nel ricreare un ambiente naturale in un appartamento, in una spa e anche all’ingresso di un hotel».

Si possono scegliere specie particolari come la «tillandsia» del Centro America, che è priva di radici e si auto-riproduce: «È chiamata una pianta dell’aria - spiega Molica - appartenente alla famiglia delle bromeliaceae, che si sposta tramite il vento sui rami. Si nutre di umidità e ha bisogno di pochissime cure, tra le quali una vaporizzazione, ogni tanto, che la rende adatta anche in un ambiente secco». Quindi, anche chi non possiede il pollice verde non ha scuse. Ma, se proprio si è, involontariamente, dei killer delle piante e si vuole portare in casa un angolo di natura, si può ricorrere all’immortale Rosa di Gerico: «Viene considerata un miracolo della natura. La leggenda narra che, a Gerico, passò una Madonna piangente, le cui lacrime rinvigorirono le piante. Proprio la rosa presenta la forma di una pallina secca che, a contatto con l’acqua, diventa verde e rigogliosa».

Ne esistono di varie dimensioni e basta toglierla dall’acqua e torna come prima. «Vanno di moda anche i kokedama - conclude Molica - di origine giapponese, simili ai bonsai, si inseriscono all’interno di una perla di muschio, dove vi sono dei terricci che fanno sì che la pianta cresca». Grande richiesta anche per l’affascinante rosa del deserto: un insieme di minerali dalle forme particolari.

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