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Caccia alla volpe, si accende lo scontro per tornare alla piena legalità

Secondo il Daily Telegraph il partito conservatore è intenzionato a concedere un "voto di coscienza" in parlamento per modificare la legge che 10 anni fa rese illegale l'uso di cani nella caccia

LONDRA.  C'è caccia alla volpe e caccia alla volpe. Tradizione britannica tra le più note, con tanto di "riti" - a partire dall'abbigliamento apposito e il via alla stagione il giorno dopo Natale - da dieci anni è stata resa più "umana" dopo l'introduzione da parte del governo laburista guidato da Tony Blair del divieto di caccia selvaggia con mute di cani. Una sfida a usi e costumi talmente radicati che ogni anno viene rimessa in discussione con il via alle battute puntuale nel Boxing Day alla presenza di migliaia di sostenitori.

Ma questa volta le spinte per la revoca del bando potrebbero guadagnare nuovo impulso nel clima di campagna elettorale già infuocato in vista delle elezioni del prossimo 7 maggio. Così il tema si fa 'bipartisan' e a quei conservatori da sempre determinati a modificare la legge volute da Blair si aggiunge Nigel Farage, leader dell'Ukip che punta a Westminster, pronto a proporre referendum contea per contea affinchè sull'argomento si esprimano le comunità rurali spesso nostalgiche della pratica nella sua versione più tradizionale.

Intanto, secondo indiscrezioni di stampa, il leader Tory e attuale primo ministro David Cameron avrebbe intenzione di concedere un 'voto libero" in parlamento sul tema, se resta a Downing Street dopo il voto di maggio. E farebbe di più: l'impegno lo metterebbe nero su bianco nel manifesto elettorale del partito conservatore. Sarebbe una svolta, se si pensa al 'tira e molla" di Cameron sul tema e fin dalla sua corsa per la guida del governo nel 2010. Già allora il leader Tory aveva promesso il voto di coscienza, ribadito poi nel programma di governo con i liberaldemocratici, ma mai applicato: promessa dissoltasi tra gli scranni della House of Commons in mancanza di una maggioranza forte a sufficienza.

Allora la prospettiva di poter trovare una sponda nell'Ukip fa pensare ad un 'ritorno al passato gradito ai sostenitori della caccia alla volpe e possibile nel caso in cui, come qualcuno paventa, dovesse replicarsi un nuovo 'parlamento bloccatò - senza quindi una maggioranza sufficiente per un governo monocolore - quindi una eventuale alleanza Tory-Ukip. Tutto da verificare alle urne in primavera, ma intanto il Labour mette le mani avanti e scrive sia a Cameron sia a Farage chiedendo un impegno a non revocare il bando.

Questione spinosa insomma, tanto che poi lo stesso Blair ha ammesso che quella legge fu un errore: «Sì, il bando alla caccia alla volpe fu un errore», ha scritto l'ex primo ministro nel suo libro di memorie 'Un Viaggiò: «Non l'ho capito - ha confessato - e mi biasimo per questo. Se avessi proposto la risoluzione del problema delle pensioni con la soppressione obbligatoria di un quinto dei pensionati avrei avuto meno problemi».

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