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Escort di mezza Italia truffate sul web, scattano sette denunce

Circa duecento le accompagnatrici truffate che pensavano di vedere su internet i loro annunci che in realtà si rivelavano inesistenti

TRAPANI. Offrivano servizi internet inesistenti alle escort di tutta Italia per promuovere sul web le loro prestazioni. Sono sette le persone, tutte residenti nel Torinese, denunciate per una maxi truffa da 200 mila euro ai danni di decine di prostitute. In cambio di maggiore visibilità su un sito di incontri, estraneo alla vicenda, la banda convinceva le prostitute 'hi-tech' a ricaricare una carta Postepay.

L'indagine della polizia postale è scattata proprio dai controlli su alcune carte Postepay. Le vittime del raggiro erano già presenti su Internet con annunci pubblicati su siti dedicati agli incontri. Le escort venivano contattate da sedicenti incaricati di un sito di incontri che offrivano, in cambio di somme tra i 100 e i 200 euro, servizi web per dare maggiore visibilità ai loro annunci. Per risalire agli autori della truffa la polizia postale, in collaborazione con Poste Italiane e alcune banche, ha ricostruito i movimenti di denaro sospetti delle carte poste pay, sequestrate nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura di Torino.

Sono circa 200 le escort e accompagnatrici che secondo gli investigatori della polizia sono state truffate. Solo poche delle parti lese, però, hanno formalizzato la querela per ragioni di riservatezza. I sette denunciati, tutti italiani, hanno tra i 20 e i 39 anni. Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato ingente materiale informatico e le schede sim utilizzate per contattare le vittime.

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