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Lega, Calderoli incorona Salvini a nuovo "leader del centro destra"

Il vicepresidente del Senato ha definito ormai "archiviato" Silvio Berlusconi

 ROMA. «Nei fatti il leader del centrodestra è Matteo Salvini, sono convinto che se si andrà al voto il confronto sarà tra due che si chiamano Matteo: Salvini e Renzi». Parola di Roberto Calderoli che incorona il leader della Lega alla guida del centrodestra, «archiviando» Berlusconi.

Pur se di parte, l'endorsement del vicepresidente del Senato arriva forte degli ultimi sondaggi. Rilevazioni di opinione che vedono il Carroccio guidato dal giovane leader avvicinarsi se non sorpassare le aspettative di consenso di Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi, alle prese con la fronda interna al partito guidata da Raffaele Fitto.

Salvini, che non perde occasione per rivendicare l'estraneità della Lega dalla maxi inchiesta di Roma, presentando il Carroccio come un partito dalle mani pulite, resta concentrato non solo sui temi classici della Lega, dalla sicurezza al contrasto alla immigrazione clandestina, ma anche ad una rinnovata attenzione verso il Mezzogiorno.

Il Sud è la nuova frontiera della Lega, che dal Rubicone in giù sta raccogliendo sempre nuove adesioni, su cui Salvini annuncia un «controllo rigoroso» per evitare «riciclati». «Regista» dell«operazione Sud' del Carroccio è il senatore Raffaele Volpi, da mesi impegnato nella difficile opera di tessitura di una rete di consensi sul territorio su cui la Lega investe parecchio nella prospettiva di un ritorno alle urne che a Via Bellerio non si vede lontanissimo.

Insomma, Salvini studia da leader contrapposto a Matteo Renzi alle prossime elezioni. E non è un caso che si dica pronto »anche da subito« ad un confronto televisivo diretto con il premier. I due non condividono soltanto il nome di battesimo, ma appartengono anche alla stessa generazione: un aspetto che secondo alcuni osservatori privilegerebbe Salvini nel contrastare Renzi rispetto a Berlusconi, la cui età è quasi doppia rispetto agli altri due. In effetti, però, solo esponenti leghisti parlano apertamente di Salvini come il prossimo sfidante diretto del leader del Pd: nel resto del centrodestra, infatti, ancora nessuno si esprime apertamente sul tema.

In fondo, non lo fa neppure lo stesso Salvini, che in un recente incontro con la stampa estera aveva seccamente risposto che a suo parere il centrodestra in Italia »non esiste. Tuttavia è chiaro che ci sono «manovre in corso».

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