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Prodotti cosmetici tra bufale e truffe: aumenta l'informazione

ROMA. Shampoo cancerogeni, piombo nei rossetti, grasso umano nei cosmetici, alluminio pericoloso nei deodoranti. E poi prodotti naturali e belletti biologici che di vegetale o biologico hanno poco. Bufale e allarmi che circolano continuamente in internet, ma anche dubbi leciti di chi, ogni giorno, si spalma addosso in media 10 prodotti cosmetici e li vorrebbe più che sicuri. "E' con l'informazione che si vincono le perplessità e si fanno le scelte migliori" - commenta Luca Nava, Vice direttore di Cosmetica Italia, associazione delle imprese italiane della cosmetica, in occasione della presentazione dell'ampliamento delle sezioni dedicate all'informazione ai consumatori del portale www.abc-cosmetici.it. In preparazione anche una sezione dedicata ai prodotti naturali e biologici.

"Sarà inserita in questi giorni nel sito ma va detto che, ad oggi, non è ancora possibile dare una definizione univoca del mondo dei cosmetici 'green' - precisa Nava - "La legge non dà indicazioni in tal senso. Siamo inoltre tutti in attesa di una certificazione ufficiale ed univoca e auspichiamo che arrivi il sistema di certificazione dello stesso ente ISO, che sta preparando uno standard comune per tutto il mondo e che dovrebbe essere definita nei prossimi mesi. Fino ad allora le aziende si avvalgono di organismi di certificazione privati". "In collaborazione con dermatologi, cosmetologi, chimici e ricercatori delle industrie abbiamo ampliato la parte dedicata agli approfondimenti, di taglio scientifico, sul mondo dei prodotti. Riportiamo i casi più noti di allarmi e bufale, spiegando oggettivamente di cosa si tratta. Collegandosi al sito è possibile inoltre risalire al significato dei nomi INCI, ovvero capire l'elenco degli ingredienti riportati sulle scatole dei prodotti ma che sono indecifrabili alla maggioranza delle persone. Scorrendo i nomi e i significati si capisce se il prodotto contiene ingredienti ai quali ad esempio si è allergici o se si tratta davvero di ingredienti naturali, di derivazione botanica o di sintesi".

Svelati nel sito anche i significati di una pletora di simboli riportati sulle etichette, non chiari a tutti, come la data di scadenza o di durata dall'apertura, le avvertenze o le precauzioni da prendere per l'applicazione.

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