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"Dolci" da cento anni: la siciliana Dolfin compie un secolo di vita - Foto

Dalle uova di Pasqua ai celebri Polaretti, da tre generazioni la famiglia Finocchiaro guida l'azienda di Riposto, in provincia di Catania

RIPOSTO. Cento anni di impresa "dolce" in Sicilia. Li ha celebrati nei giorni scorsi Dolfin, industria dolciaria della famiglia Finocchiaro creata nel 1914 a Giarre grazie all'intuizione di Santo Finocchiaro, capostipite dell'azienda giunta oggi alla terza generazione e guidata dai fratelli Santi, Gaetano e Rosaria. Nata come una piccola fabbrica artigianale di caramelle e cannellina prodotte con una macchina per confetti che Finocchiaro, emigrato in Argentina agli inizi del '900, volle portarsi in Sicilia al suo rientro, Dolfin è oggi una grande azienda con 200 addetti, un fatturato di 29 milioni di euro (dati 2013) e una solida attività di export dei suoi prodotti - fra cui i popolarissimi Polaretti, ghiaccioli alla frutta molto amati dai bambini e divenuti ormai un brand - presenti in ben 48 Paesi (Europa, Asia, America e Australia).

Impegnata costantemente nell'innovazione industriale, di prodotto e nella ricerca scientifica e tecnologica, Dolfin dal 2010 è diventata una Green Company: un grande Parco Fotovoltaico installato sui tetti degli stabilimenti e sulle pensiline dei parcheggi fornisce il 95% del fabbisogno energetico alla produzione e garantisce il rispetto dell'ambiente a favore della comunità e del territorio in cui opera l'azienda. Di recente, poi, Dolfin che vanta importanti certificazioni di prodotti da parte di organismi nazionali e internazionali, è stata coinvolta in un ampio progetto di ricerca sulla shelf-life agroalimentare (la conservazione dei prodotti ad alto contenuto di frutta) da Cnr e dalle Università di Catania e Palermo.

Nel segno della charity e dell'attenzione ai bambini meno fortunati l'iniziativa adottata da Dolfin per i 100 anni aderendo alla campagna di We World - Intervita, onlus impegnata a difendere i diritti di donne e bambini in Italia e nel sud del mondo. Grazie a Dolfin, infatti, cinquemila bambini italiani destinatari del progetto "Frequenza 200" (contro la dispersione scolastica) hanno trascorso un'estate ricca di svaghi con gite in città e nei parchi verdi. Cinque le città italiane coinvolte: Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo.

In occasione della festa per i cento anni di Dolfin, sono giunti a Riposto nei giorni scorsi decine di ospiti provenienti da tutto il mondo: clienti, buyers, importatori e distributori che ogni giorno lavorano con l'azienda siciliana. Accompagnati dai fratelli Finocchiaro hanno potuto conoscere da vicino lo stabilimento di Riposto dove, oltre ai celebri Polaretti (ghiaccioli con succo di frutta pronti da congelare), si producono con materie prime di altissima qualità anche Uova di Pasqua, dolciumi per le Calze della Befana (in Italia Dolfin è il secondo marchio per vendite), granite e quel sorbetto "Senso Freddo" che un anno fa, durante la missione nello spazio, venne gustato dall'equipaggio internazionale di cui faceva parte anche l'italiano Luca Parmitano. Una foto diffusa dagli astronauti sui social documenta quel momento straordinario.

Il presidente di Dolfin, Santi Finocchiaro: "Compiere cento anni di vita è per Dolfin una tappa importante perché, dopo tre generazioni, la nostra famiglia continua a rappresentare l'azienda, in piena continuità con nostro padre e con il fondatore, il nonno. Nonostante la crisi, Dolfin riesce a crescere perché ha innovato i prodotti e perché esportiamo in 48 Paesi. Come imprenditori italiani, e ancora di più come siciliani, attraversiamo una fase complessa dell'economia mondiale. Ma vogliamo andare avanti, forti delle nostre idee e delle intuizioni imprenditoriali che, da un secolo a questa parte, hanno decretato il successo della nostra storia".

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