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Scoperta in Francia una filiera di smistamento di presunti jihadisti

I terroristi sarebbero stati poi inviati in Siria, dove, secondo alcune testimonianze, si concentrerebbe una percentuale molto alta di uomini dello stato islamico

PARIGI. Una filiera di smistamento verso la Siria di presunti jihadisti è stata smantellata stamane nella regione di Tolosa, nel sud-ovest della Francia, secondo quanto si apprende da fonti della polizia. Una «decina di obiettivi» erano stati individuati tra vari dipartimenti della polizia antiterrorismo e tra gli uomini del Raid, una unità di eccellenza della polizia.

E proprio una città della Siria,  Manbij, a nord del Paese, è stata ribattezzata la "piccola Londra" dell'Isis. L'ex prigioniero dello Stato islamico, Ahmad Walid Rashidi, ha rivelato al Sunday Times che lì sono tantissimi i jihadisti che arrivano da Gran Bretagna e anche da Germania.

«Si sente parlare ovunque in inglese e tedesco», ha detto il 23enne volontario danese di origine afghana che è stato nelle mani dei miliziani per oltre un mese.

Secondo la sua testimonianza, i britannici e gli altri europei arrivati per unirsi al gruppo terrorista sono molto più crudeli dei loro commilitoni arabi. «Lo fanno per guadagnarsi la loro fiducia», ha dichiarato. «Per questo prima ti picchiano e poi ti fanno una domanda». Rashidi ha anche rivelato che in realtà il numero degli stranieri, fra cui diversi convertiti, nelle file dell'Isis è molto più alto di quanto affermino le stime delle autorità europee.

Fra i residenti britannici di Manbij c'è Khadijah Dare, 22 anni, una madre di Lewisham, sud-est di Londra, che ha pubblicato online una controversa immagine di suo figlio di quattro anni, Isa, che imbraccia un fucile mitragliatore Ak-47.

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