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Mafia Capitale, altri 6 arresti: in manette anche 3 ufficiali della Marina

Secondo quanto accertato, il sodalizio criminale avrebbe attuato una frode per 7 mIlioni grazie a false attestazioni di rifornimento nel deposito della Marina Militare di Augusta,

ROMA. Altri 6 arresti nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale. La Guardia di Finanza ha effettuato 6 ordinanze, tre dei destinatari sono appartenenti alla Marina Militare.

La tranche dell'inchiesta nell'ambito della quale sono state eseguite le ordinanze riguarda un presunto commercio nero di carburante che avrebbe rifornito le pompe di benzina legate al clan.

Gli arrestati sono Mario Leto (capitano di Corvetta della Marina Militare), Sebastiano Distefano (primo maresciallo Marina Militare) e Salvatore Mazzone (maresciallo Marina Militare).

In manette anche Lars P. Bohn, Massimo Perazza e Andrea D'Aloja, titolari di società conniventi per ottenere il carburante.

Dieci in tutto gli indagati. Hanno rifornito per 11 mln di litri di gasolio la «Victory I», una nave affondata nel 2003, con la complicità dei tre ufficiali della Marina arrestati. Secondo quanto accertato, il sodalizio criminale avrebbe attuato una frode per 7 mln grazie a false attestazioni di rifornimento nel deposito della Marina Militare di Augusta, in Sicilia.

L'associazione criminale, hanno ricostruito gli investigatori della finanza, aveva organizzato, solo sulla carta però, la consegna di milioni di litri di prodotto petrolifero presso il deposito della Marina Militare di Augusta, in provincia di Siracusa, attraverso la nave cisterna «Victory I», mai attraccata però nel porto siciliano in quanto naufragata nell'Oceano Atlantico nel settembre 2013, tanto che alcuni membri dell'equipaggio risultano ancora oggi formalmente dispersi.

Oltre ai sei arresti, il gip ha disposto anche il sequestro dei beni per 7,4 milioni di euro.

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