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Nuove etichette per gli alimenti: in vigore il regolamento europeo

Da domani parte anche in Italia

ROMA. Con le nuove etichette per alimenti e bevande che scatteranno domani è in arrivo una mini rivoluzione nel carrello della spesa. Da sabato, infatti, parte anche in Italia l'applicazione del regolamento comunitario 1169/2011, che uniforma in tutti i Paesi Ue le informazioni chiave sulla composizione del prodotto acquistato, rendendole
più leggibili e trasparenti e aumentando la tutela contro le contraffazioni. Oltre all'obbligo di caratteri 'ben visibili', con grandezza definita in base alle dimensioni della confezione, tra le novità delle nuove etichette ci sarà una maggiore evidenza sulla presenza di sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze, l'indicazione del tipo di oli e grassi utilizzati, la data di congelamento e le informazioni sullo stato fisico degli ingredienti utilizzati.

Non sarà per esempio più possibile utilizzare il termine 'latte' se si usa latte in
polvere o proteine del latte.  A partire da domani  "i cittadini europei vedranno i risultati di anni di lavoro per migliorare le regole di etichettatura delle derrate alimentari", afferma il commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis che rileva come "le nuove regole porranno il consumatore in primo piano e forniranno informazioni più chiare ai cittadini in una maniera che é gestibile per le imprese".

Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo parla invece di "un primo passo importante per portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza, arma importante per combattere la concorrenza sleale a danno delle nostre imprese e per garantire la possibilità di fare scelte consapevoli al consumatore". Plaude all'entrata in vigore della nuova etichetta anche il Beuc, l'Ufficio europeo dei consumatori. Mentre il Codacons, pur sottolineando i vantaggi per i consumatori, punta il dito sulle "insidie e criticità" della nuova etichetta, "tali da rendere inapplicabili alcune misure della nuova normativa". Il riferimento è ad una delle principali novità che scatteranno sabato prossimo: l'obbligo di inserire in etichetta eventuali ingredienti che potrebbero comportare un rischio allergenico. Andrà cioè messa in chiaro, e con caratteri in grassetto e colore diverso, la presenza di ingredienti come il glutine, a tutela dei celiaci, e di allergeni comuni come la frutta in guscio, i molluschi, le arachidi, la soia o il sedano.

Il fatto è che tali disposizioni riguardano sia gli alimenti pre-imballati che quelli sfusi, imponendo quindi anche a ristoranti e attività di somministrazione di alimenti e bevande (mense, bar, ecc.) la comunicazione di allergeni tramite adeguati supporti ben visibili (menu' cartello, lavagna o
registro). "E' materialmente impossibile evitare possibili contaminazioni all'interno delle cucine dove vengono preparate le pietanze, attraverso cibi che entrano in contatto tra loro. Per tale motivo - rileva il presidente del Codacons Carlo Rienzi - il regolamento comunitario, per la ristorazione, rischia di tradursi in una misura abnorme, costosa e inapplicabile". Altre importanti novità in etichetta saranno l'inserimento dei metodi di lavorazione utilizzati per alcuni prodotti, come quelli decongelati, caratteristica che ora dovrà essere indicata in etichetta, e l'obbligo di specificare il tipo di oli e grassi vegetali contenuti. Sarà invece obbligatoria dal 13 dicembre 2016 la dichiarazione nutrizionale, mentre da aprile 2015 anche per le carni suine, ovine, caprine ed il pollame dovrà figurare sulla confezione il luogo di allevamento e macellazione. Obbligo al momento in vigore solo per la carne bovina.

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