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I bambini italiani mangiano poco pesce e verdure

"E' bene - dice l'esperto - che i genitori siano consapevoli delle necessità nutrizionali del figlio educando al gusto e alle buone scelte che passano per la manipolazione e la sperimentazione"

MILANO. Le verdure e il pesce sono tra i primi cibi che vengono in mente quando si pensa alle sane abitudini alimentari per i bambini. Eppure, secondo i risultati della nuova edizione dell'Osservatorio Nutrikid Nestlé il 30% dei bambini in Italia non mangia mai pesce o solo occasionalmente, il 12% dei piccoli non mangia mai verdura e solo il 36% da 1 a 6 volte a settimana. Secondo uno studio del Nestlé Research Center, "quando i bambini aiutano i genitori nella preparazione dei pasti mangiano una quantità di verdure maggiore rispetto a quelli che non sono coinvolti nella preparazione del proprio pasto: in particolare il 76% in più di insalata, bruciando il 25% di calorie in più rispetto agli altri". Da qui l'idea di 'sfruttare' il Natale e la sua convivialità per educare i bambini ad un'alimentazione più sana.

"Negli ultimi anni - commenta Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) - si è registrato un calo dei consumi di pesce e verdura in concomitanza con l'aumento di pasta, pane e simili. Nonostante siano ampiamente comprovati e riconosciuti i benefici di questi alimenti non bisogna in alcun modo forzare i bambini a tavola ma neanche dimenticare che pesce e verdure contengono importanti proteine che specialmente nella crescita dei bambini, sono fondamentali perché rappresentano 'i mattoni' utilizzati per costruire i nuovi tessuti. E' bene, quindi - conclude l'esperto - che i genitori siano consapevoli delle necessità nutrizionali del bambino educando al gusto e alle buone scelte che passano per la manipolazione e la sperimentazione".

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