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Incidente di Suzuka, inchiesta Fia:
“Bianchi non ha rallentato”

La federazione automobilistica internazionale pubblica le 396 pagine del rapporto stilato da una commissione di esperti

ROMA. È Jules Bianchi il responsabile del suo stesso incidente: è la conclusione finale dell'inchiesta Fia si quanto è successo nelle fasi finali del Gp del Giappone a Suzuka quando il pilota della Marussia andò a sbattere contro una gru, entrata a bordo pista per portar via la Sauber di Sutil. Nel giorno in cui annuncia la stagione di Formula 1 che verrà a Doha in Qatar, la federazione automobilistica internazionale pubblica le 396 pagine del rapporto stilato da una commissione di esperti, tra cui anche l'ex team principal della Ferrari Stefano Domenicali e l'ex boss della Mercedes Ross Brawn in cui si scarica ogni responsabilità sul pilota francese: "Jules non ha rallentato a sufficienza per evitare di perdere il controllo della sua Marussia. Se i piloti seguissero quanto richiesto dal regolamento per doppie bandiere gialle ('essere pronti a fermarsi in qualsiasi momento'), né loro, né i commissari, correrebbero rischi per l'incolumità fisica''.

Il rapporto degli esperti incaricati dalla Fia assolve completamente i commissari di gara del Gp di Suzuka: "Hanno agito secondo le regole e non c'è alcuna ragione per cui la Safety Car dovesse essere mandata in pista prima o dopo l'incidente di Sutil". Secondo quanto scritto dalla commissione  l'idea di chiudere l'abitacolo per abbassare il rischio di lesioni per il pilota è stata giudicata "non fattibile. È imperativo prevenire che una monoposto possa mai sbattere contro una gru o investire i commissari che vi lavorano vicino".

Per quanto riguarda il campionato 2015 la Fia ha annunciato il nuovo calendario che prevede l'aumento delle gare da 19 a 21 (sarebbe record) con il ritorno di Messico e Sud Corea, da confermare, e alcune novità come l'annullamento dei doppi punti nell'ultima corsa della stagione. Via libera poi alla safety-car virtuale, una tra le misure introdotte per evitare il ripetersi di incidenti come quello accaduto a Bianchi. Si tratta di un sistema che impone dei limiti di velocità ai piloti senza bisogno che questi si accodino dietro ad una vettura vera e propria, la solita Mercedes Amg. Non ci sarà invece nessuna ripartenza dalla griglia in caso di ingresso di safety-car in pista durante la gara. Novità anche per il rilascio della superlicenza per evitare altri casi come il giovanissimo pilota della Toro Rosso Max Verstappen ingaggiato ancor prima d'aver compiuto 17 anni. Per correre in F1 dal 2016 ci vorranno almeno 18 anni e aver percorso almeno 300 km di test su una monoposto e due anni di esperienza in campionati minori. La nuova stagione di Formula 1 partirà il 15 marzo come di consueto da Melbourne in Australia per chiudersi il 29 novembre sempre ad Abu Dhabi.

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