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Black Friday, è corsa agli sconti negli Usa: boom di vendite d'armi

Intanto, continuano le proteste per la vicenda di Ferguson in diverse città americane

NEW YORK. La corsa agli acquisti del Black Friday, il venerdì degli sconti che in America tradizionalmente apre la stagione natalizia, ha portato anche un boom nella vendita di armi, con il numero record di oltre 144 mila richieste di autorizzazione all'acquisto arrivate in un giorno all'agenzia federale che deve effettuare i controlli.

Si tratta di una media di quasi tre al secondo, scrive la Cnn online, sottolineando che l'enorme mole di lavoro riguarda 600 agenti e impiegati dell'Fbi che devono effettuare tutte le verifiche necessarie sui richiedenti entro tre giorni dalla richiesta, come vuole la legge.

 In media, secondo l'Fbi, circa 186 mila controlli l'anno non vengono completati, e non si sa quanti di questi potenziali acquirenti abbiano poi potuto comprare un'arma, perchè in quel caso la decisione è di fatto del venditore.

L'anno scorso, sono stati compiuti 21 milioni di controlli e l'autorizzazione all'acquisto è stata negata all'1,1% dei casi.  Ma «tradizionalmente, il Black Friday è il nostro giorno più impegnativo», ha detto portavoce dell'Fbi alla Cnn, Stephen Fischer.

Anche nel Black Friday degli acquisti scontati, le manifestazioni di protesta per la vicenda di Ferguson sono continuate in diverse città degli Stati Uniti, a cominciare dalla stessa Ferguson e dalla vicina St Louis, dove proprio con lo scopo di boicottare il Black Friday i manifestanti hanno forzato tre centri commerciali alla chiusura per varie ore.

Con lo Slogan «se noi non abbiamo giustizia, loro non avranno profitti», anche a New York ci sono state diverse manifestazioni per disturbare la giornata di shopping, che dai manifestanti è stata ribattezzata 'Brown Friday', da Michael Brown, il ragazzo afroamericano ucciso il 9 agosto dall'agente Derrel Wilson. Ma a quattro giorni dalla decisione del Grand Giurì di non incriminare l'agente Wilson, altre manifestazioni ci sono state anche a Chicago, Seattle, Los Angeles.

Ad Oakland, scrive il New York Times, un gruppo di manifestanti ha causato la chiusura di una stazione della linea ferroviaria locale incatenandosi ad un treno.

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