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Afghanistan, ancora violenti scontri nell'ex base britannica

Gli insorti sostengono di avere ucciso «circa 280 persone delle forze nemiche» ed avere «distrutto 200 veicoli, gravemente danneggiato alcuni aerei e dato alle fiamme un deposito di carburante»

KABUL. Intensi combattimenti continuano oggi per il terzo giorno consecutivo nella ex-base britannica di Camp Bastion, situata nella provincia meridionale afghana di Helmand, fra un numero imprecisato di talebani pesantemente armati e reparti delle forze di sicurezza, con un bilancio di cinque soldati e 27 militanti morti. Lo scrive l'agenzia di stampa Pajhwok.

Il portavoce del governo provinciale, Omar Zwak, ha detto ai giornalisti che ieri gli scontri sembravano essere terminati ma che durante la notte i talebani hanno inviato rinforzi che hanno riacceso le ostilità. Nella rivendicazione pubblicata sulla loro pagina online, gli insorti sostengono, in un bilancio che non ha trovato conferma da fonti ufficiali, di avere ucciso «circa 280 persone delle forze nemiche» ed avere «distrutto 200 veicoli, gravemente danneggiato alcuni aerei e dato alle fiamme un deposito di carburante».

Costruita dalla Gran Bretagna, la base di Camp Bastion ha ospitato fino ad alcuni mesi fa un massimo di 24.000 soldati della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) ed ora è stata trasferita alle autorità afghane.

Intanto, in un separato incidente segnalato dall'agenzia Kabul Pressistan, dieci soldati afghani e 32 talebani sono morti nelle ultime ore in scontri avvenuti vicino ad una base militare nel distretto di Sangin della stessa provincia di Helmand.

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