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Discariche nel caos in Sicilia
Piano d'emergenza della Regione

Le seimila tonnellate di rifiuti che ogni giorno vengono prodotte in Sicilia saranno divise fra le ultime sette discariche che hanno ancora la capienza

PALERMO. Le seimila tonnellate di rifiuti che ogni giorno vengono prodotte in Sicilia saranno divise fra le ultime sette discariche che hanno ancora la capienza. È la sintesi della nuova ordinanza firmata poco fa da Crocetta per fronteggiare l’emergenza rifiuti che è scoppiata da quando è stata chiusa la discarica di Siculiana per raggiunti limiti di capienza.
A questo punto il problema principale era piazzare altrove le circa 1.300 tonnellate di rifiuti che quotidianamente venivano scaricati a Siculiana. Ma, poichè da qualche settimana è chiuso anche l’impianto di Mazzarrà Sant’Andrea nel Messinese e si sta rapidamente esaurendo quello di Motta Sant’Anastasia, il piano appena firmato da Crocetta prevede complessivamente di smaltire circa 6 mila tonnellate al giorno (a tanto ammonta la produzione siciliana) coinvolgendo tutte le discariche ancora operative. In particolare quella di Bellolampo, la Oikos di Misterbianco, quella di Trapani, quella di Sciacca, quella di Gela, quella di Lentini e quella di Castellana Sicula.
L’ordinanza appena firmata entrerà subito in vigore e resterà valida per almeno un mese. Nel frattempo il presidente della Regione spera che vengano completati i lavori di ampliamento della discarica di Siculiana, in modo da poter contare di nuovo su questo impianto.

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