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Scienza, scoperte due particelle gemelle quasi inafferrabili

Non sono identiche ma confermano la teoria di riferimento della fisica contemporanea

ROMA. Ci sono due nuovi arrivi nello 'zoo' delle particelle elementari: sono due particelle gemelle difficilissime da cattura perchè vivono una manciata di secondi. Sono state scoperte dall'acceleratore più grande del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, e confermano la teoria di riferimento della fisica contemporanea, il Modello Standard. Chiamate Xi_b'- e Xi_b*-, appartengono alla famiglia delle particelle più pesanti finora note (i barioni), come protoni e neutroni. Sono composte da tre quark e la loro esistenza era stata prevista dalla teoria chiamata Cromodinamica Quantistica, che studia la forza che lega fra loro i quark all'interno dei protoni e dei neutroni che costituiscono il nucleo degli atomi.

La scoperta delle due particelle è stata possibile grazie ai dati forniti dall'esperimento Lhcb e descritta sulla rivista Physical Review Letters. «Le particelle individuate sono due 'gemelle' ma con un delle caratteristiche diverse, una è infatti più 'cicciona' dell'altra e ha una vita un po' più lunga», ha
spiegato Pierluigi Campana, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e ex coordinatore di Lhcb. Sono particelle composte da 3 'mattoncinì, i quark, in una combinazione che le rende 6 volte più 'pesanti' dei protoni.

A differenza di questi ultimi però, Xi_b'- e Xi_b*- sono quasi inafferrabili, ossia non sono particelle stabili e vivono solo per brevissimi istanti. Nascono a seguito dei violenti scontri provocati all'interno di Lhc ma poi decadono rapidamente in particelle più stabili, come protoni e neutroni, i costituenti 'tradizionali' della materia. «Gli studi teorici - ha aggiunto Campana - hanno permesso di creare una sorta di tavola periodica delle particelle esistenti,
di queste alcune le conosciamo con certezze mentre le altre cerchiamo di osservarle con gli acceleratori. A volte, come in questo caso, troviamo particelle nuove perfettamente corrispondenti a quanto previsto e altre volte, e sono i casi più interessanti, troviamo particelle non previste. La parte più interessante sono certamente le 'anomalie', è in questi aspetti che possono nascondersi aspetti finora sconosciuti».

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