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Landini torna a criticare il governo: "Abbia l'umiltà di confrontarsi"

Il leader della Fiom parla anche del Jobs act: «L'idea che facendo licenziare le persone e riducendo un po' le tasse si fa ripartire il Paese è una bugia»

FIRENZE. «Bisognerebbe avere l'onestà e l'umiltà di accettare di confrontarsi e di discutere: finchè il governo rifiuta di confrontarsi, la crisi rischia di peggiorare ulteriormente». Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, che stamani ha partecipato all'assemblea dei lavoratori per il rinnovo della rsu al Nuovo Pignone-Ge Oil&Gas di Firenze. Landini ha risposto a una domanda sugli ultimi dati della Cig.

«Sul Jobs Act il ministro Boschi dice delle cose molto imprecise: non so se perchè molto presa dalla riforma costituzionale non ha ancora letto la delega sul Jobs Act, può darsi». Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, che stamani ha partecipato all'assemblea dei lavoratori per il rinnovo della Rsu al Nuovo Pignone-Ge Oil&Gas di Firenze. «Non stiamo nè spostando l'attenzione - ha aggiunto -nè cercando di metterla sul piano ideologico, noi parliamo di cose concrete: la Cgil ha avanzato proposte precise su tutto, è il governo che non si vuole confrontare».

Secondo Landini «l'idea che facendo licenziare le persone e riducendo un po' le tasse si fa ripartire il Paese è una bugia». Quindi, ha aggiunto il leader della Fiom, «con il Jobs Act nuovi posti di lavoro non si creano. E noi quando diciamo che c'è bisogno di combattere la corruzione, l'evasione fiscale non poniamo solo una questione morale, diciamo anche dove bisogna andare a prendere i soldi per fare gli investimenti. La nostra è una posizione di merito, e il governo non sta facendo nulla sul piano degli investimenti».

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