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Renzi si schiera con Conte: "I risultati arrivano se ci metti sudore e fatica"

Il premier dalla parte del ct dell'Italia, che si è sfogato contro l'atteggiamento poco votato al sacrificio dei giocatori: "Sto con lui al 101%. Non bisogna essere viziati, ma mettersi in gioco"

ROMA. «Ciò che ha detto Conte lo condivido al 101%: arrivi a un risultato se ci metti fatica, sudore, se non fai il viziato e ti metti in gioco. Questa è la cosa bella dell'Italia: i nostri nonni hanno fatto così. Come Prandelli, il nuovo ct, attraverso la Nazionale, sta lanciando dei messaggi al Paese e a me questo piace». Così il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5 commenta la reprimenda di Antonio Conte contro i ragazzi che non hanno voglia di correre in campo.  «Conte sta dimostrando di essere il commissario tecnico della nazionale: tutti noi che non siamo tifosi della Juve lo abbiamo sempre visto con un filino di preoccupazione - scherza - Ma questa non è una frase da presidente del Consiglio».

«Arrivi soltanto se metti un pò di sudore e di fatica, se ti metti in gioco, se non fai il viziato, e anche se rischi di combattere qualche battaglia, non tutte le vincerai, ma questa è la cosa bella dell'Italia, hanno fatto così i nostri nonni». «Se l'Italia è diventata una delle più grandi potenze del mondo, perchè di questo si parla, lo dobbiamo al sacrificio, al sudore, alla fatica di chi ci ha preceduto - ricorda il premier - Oggi abbiamo un'Italia davvero divisa in due, da una parte ci sono quelli che ci provano, dall'altra ci sono quelli che protestano. Io però non posso permettermi la protesta, io provo a rimettere finalmente in moto un pò di speranza e per la speranza ci vuole fatica e sudore e se non ti metti in gioco non vai da nessuna parte.

Per cui quello che ha detto Conte lo condivido al 101% ed è lo stesso insegnamento a proposito di sport che vedo negli sporti, cosiddetti minori, che io voglio ricevere a Palazzo Chigi, dalla pallavolo, alla scherma, al tennis, al ciclismo. Gli italiani che regalano emozioni negli sport cosiddetti minori, che non sono minori, sono tutte persone che mettono il cuore avanti, fanno sacrifici pazzeschi e danno l'idea di un Paese che non si arrende e continua a lottare e che noi tutti insieme continueremo a salvare dai gufi, dai pessimisti e dai rassegnati».

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