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Mozione contro la Monterosso, Crocetta: decide il governo non l’Ars

PALERMO. "Trovo assurdo che da mesi il Parlamento venga continuamente sollecitato a discutere, non di leggi e riforme in grado di dare slancio alla Sicilia e risolvere i drammatici problemi occupazionali e di sviluppo che interessano l'Isola, ma piuttosto di una serie continua di mozioni, che assumono soltanto il ruolo fuorviante di dibattere su cose che non servono alla Sicilia". Lo dice il presidente della Regione, Rosario Crocetta, intervenendo sulla mozione dei 5stelle contro il segretario generale della Presidenza della Regione, Patrizia Monterosso.

"Le mozioni di sfiducia, secondo il regolamento dell'Ars, possono riguardare i rappresentanti del governo e non i dirigenti e i funzionari che sono legati al governo da un rapporto contrattuale di natura privata - afferma Crocetta - La scelta dei collaboratori così come accade all'Ars, dove è fatta unilateralmente dai deputati, è per sua natura effettuata intuitu personae dai rappresentanti del governo. Le leggi dello Stato stabiliscono quali siano i criteri di inconferibilità e di incompatibilità degli incarichi e sicuramente non rientra tra tali criteri una condanna, tra l'altro non definitiva, per infrazioni amministrative".

Per Crocetta "tale modo di procedere sembrerebbe consegnare al Parlamento un diritto di censura che non può essere svolto se non da organi della magistratura". "Trovo singolare poi che tale mozione venga incardinata senza la decisione della conferenza dei capigruppo - conclude - e spero che tale organo si pronunci per evitare un inutile dibattito e per affrontare prioritariamente la discussione di quelle leggi che urgono se si vogliono fare veramente gli interessi della Sicilia".

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