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Disfunzioni sessuali e tumore alla prostata, guarire si può

I risultati sono emersi durante il convegno «Tumore prostatico e salute sessuale maschile», organizzato da Humanitas Centro Catanese di Oncologia

CATANIA. Guarire si può. Nella grande maggioranza dei casi. È questo l'elemento fondamentale da cui partire quando si parla di disfunzioni sessuali legate alla cura del  carcinoma prostatico.

Il tumore della prostata è uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 15% di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo: le stime parlano di 36.300 nuovi casi l'anno in Italia, ma il rischio che la malattia abbia un esito negativo non è particolarmente elevato, soprattutto se si interviene in tempo. Spesso, dopo il trattamento della patologia sia di tipo chirurgico, sia radioterapico, sia farmacologico si verificano effetti indesiderati, che
prevalentemente si traducono in problemi di erezione, infertilità, incontinenza urinaria.

Questi e altri temi sono stati dibattuti durante il convegno «Tumore prostatico e salute sessuale maschile», organizzato da Humanitas Centro Catanese di Oncologia, presieduto da Gaetano Mazzone, chirurgo urologo. Affrontare il carcinoma prostatico significa per l'uomo dover affrontare, oltre la patologia in senso stretto, anche vari effetti collaterali che insorgono con i trattamenti chirurgici, farmacologici e fisici, e che si traducono in un grave disagio a livello psicologico e relazionale, con pesanti ricadute sulla vita quotidiana.

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