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Civati: "Se il Pd diventa partito della Nazione, io vado via e farò dell'altro"

Durante il convegno della sinistra italiana ed europea in programma oggi e domani nel complesso di Sant'Apollonia ed organizzato da 'Transform Europa!' e 'Transform Italia!'

FIRENZE. «I sondaggi cominciano a dire che c'è qualcosa che non va, ma si vedeva. Io sono stato alle manifestazioni con molta umiltà e anche con molte contestazioni nei nostri confronti perchè c'è una confusione micidiale. Secondo me il palazzo si è staccato dalla politica, non a caso Salvini cresce senza una proposta ma solo indicando i problemi».

Così l'onorevole Pippo Civati prima di intervenire a Firenze al convegno della sinistra italiana ed europea in programma oggi e domani nel complesso di Sant'Apollonia ed organizzato da 'Transform Europa!' e 'Transform Italia!'. «Non fondo niente» semmai «io vorrei fondare il centrosinistra, cioè vorrei non fare una piccola sigla. È chiaro però che se il partito di Renzi non è più quel Pd che conoscevo e diventa il Partito della Nazione, la risposta l'ha data lui, non Civati. Farò dell'altro». Lo ha affermato l'on. Pippo Civati a Firenze rispondendo ai giornalisti che chiedevano se si staccherebbe dal Pd qualora non venissero cambiate alcune cose nella politica attuale del partito.

«Lo Sblocca Italia così non va bene? Il decreto si può anche ritirare, non cade il governo - aveva iniziato a parlare Civati - E sulla legge di stabilità abbiamo presentato otto emendamenti tutti insieme, quello che è il modello. Ci sono delle cose da cambiare, almeno quelle otto che abbiamo proposto noi hanno legittimità? Altrimenti il Pd non esiste più per me, nel senso che se il mio contributo non serve, posso stare a casa».

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