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Al Bano difende Putin: sanzioni alla Russia dannose

"Io sono stato in Urss, la Russia di oggi è diversissima, il cambiamento si vede. Putin poi ha bloccato la guerra in Siria dopo che il buon Obama voleva farla"

MOSCA. "Le sanzioni alla Russia? Inutili e dannose". "Putin? Un uomo che ha cambiato in meglio il Paese, poi se vuoi mantenere il potere ogni tanto devi usare il pugno di ferro in un guanto di velluto". Albano Carrisi non esita a difendere il leader del Cremlino dopo lo show di ieri a Mosca, dove dopo un anno è tornato ad esibirsi con l'ex moglie Romina Power in un concerto "retro'", insieme a Pupo, Umberto Tozzi, Riccardo Fogli e i Matia Bazar.

"Io sono stato in Urss, la Russia di oggi è diversissima, il cambiamento si vede. Putin poi ha bloccato la guerra in Siria dopo che il buon Obama voleva farla", ha osservato con la stampa italiana il cantante, che ha già incontrato personalmente due volte il presidente russo. Quanto alle sanzioni contro Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina, Al Bano le ritiene "inutili e dannose": "non bisogna darsi la zappa sui piedi, altrimenti se ne vanno via le dita. Bisogna capire l'anima del popolo russo, che ha un amore stupendo per l'Italia".

Il duo Al Bano-Romina torna a Mosca e balla. Al Bano e Romina sono tornati stasera non solo a cantare ma anche a ballare insieme, in un concerto amarcord con Pupo, Tozzi, Fogli e Matia Bazar, al Crocus Hall di Mosca, il maxi tempio della musica leggera russa da settemila posti che lo scorso anno suggellò il ritorno dello storico duo dopo 19 anni di assenza dal palcoscenico. Una riunificazione riproposta poi solo in Spagna e in Romania ma che presto potrebbe sbarcare anche in Italia.

Nel frattempo tutti a interrogarsi se il ricongiungimento potrebbe consolidarsi anche sul piano sentimentale, come lascerebbe intendere anche la crescita dell'affiatamento e della complicità tra i due sul palco, dove stasera hanno anche ballato teneramente insieme e scambiato una serie di battute. "Sono ancora qui dopo un anno, la volta precedente ne erano passati 30", ha ammiccato Romina.

"Colpa tua che te ne sei andata in America", ha ribattuto scherzosamente Al Bano, ricordando i pianti dell'ex moglie durante la loro prima volta in URSS, nel 1984 nell'allora Leningrado: lacrime di sconforto all'arrivo per i disagi sovietici (acqua rossa nella vasca da bagno) lacrime di gioia alla partenza per la bellezza della città e il fascino del popolo russo. Cantarono "We'll live all again", riproposta stasera. "Magari nasce un nuovo duetto", ha sussurrato Romina. Ma nei camerini i due hanno frenato sull'ipotesi di un nuovo duo nella musica e nella vita.

"Siamo più affiatati sul palco ma non ho la sfera di cristallo", dice Romina. "Siamo due solisti che cantano insieme, forse quello di Romina è humor americano, le fa eco Al Bano. "Se prima si cantava insieme solo nei tribunali, dove lei pagava e continua a pagare, ora invece c'è un po' più di rispetto e questo è già un trionfo", aggiunge. Comunque sono loro gli ospiti di onore della serata, con successi come "Ci Sarà", "Sempre Sempre", "Libertà", "Sharazan" e soprattutto "Felicità" (titolo dello show).

Il pubblico (quasi tutto esaurito con biglietti da 40 a 500 euro) applaude, si agita sulla sedia, e poi fa la fila per gli autografi ed i gadget (t-shirt, tazze e cd della coppia). Ma sul palco si avvicendano anche altri vecchi miti della canzone italiana, che in tutta l'ex URSS continuano ad essere intramontabili sulla scia delle trasmissioni di San Remo in Unione Sovietica a partire dai primi anni '80: Pupo (anche nella veste di presentatore), Riccardo Fogli, Umberto Tozzi, i Matia Bazar, mentre Gianni Morandi ha dato forfait.

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