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Verso Italia-Croazia, Chiellini: “Spero nascano nuovi Nesta”

FIRENZE. ''Non è un momento prospero per il calcio italiano, manca un ricambio generazionale. Guardate le convocazioni, si passa da giocatori dell'87-88 a quelli del '93-94. C'è un buco, sui difensori, che non è stato riempito''. Impossibile per Giorgio Chiellini far finta di nulla: ne va del presente e del futuro del nostro calcio e della Nazionale.

Per Antonio Conte, fra infortuni e squalifiche, non è stato facile mettere insieme un gruppo almeno sulla carta competitivo. Anche per questo il difensore della Juve, che si appresta contro la Croazia a staccare Cabrini per presenze in azzurro avvicinandosi a Scirea (''Al solo pensiero mi emoziono anche perché frequento Coverciano da quando avevo 15 anni''), si conferma più che mai uno dei punti fermi dell'Italia per esperienza, carattere, duttilità: ''Ci sarà una ragione per cui ora ci sono pochi difensori italiani, io faccio il giocatore e non so da cosa dipenda. So però che questo buco va riempito. E in attesa e nella speranza che nascano i nuovi Cannavaro e Nesta, magari i nuovi Scirea, bisogna adesso puntare più che mai sull'organizzazione e la coesione di squadra per colmare il gap. E magari fare come la Juve che ha da sempre uno zoccolo duro di giocatori italiani su cui costruisce la sua identità e aiuta i nuovi arrivi a inserirsi preparando il terreno ai ricambi. Il talento da solo non basta anche perché o ti chiami Messi oppure devi per forza abbinarlo all'umiltà, alla voglia di sacrificarti per la squadra, all'applicazione, all'intelligenza''.

C'è chi sostiene che forse i giovani non vogliono più fare i difensori: ''Non lo credo, gli allenatori insegnano bene, penso a Mazzarri, ho lavorato con lui e sulla fase difensiva è molto preparato. E oggi chi arriva in A non è necessariamente il più bravo ma forse ha più testa e s'applica meglio''. Il riferimento pare riguardare se stesso ma non solo: ''Ho visto crescere Rugani, scommettevo che sarebbe arrivato in A. Ma ha fatto pure di più visto che è già qui. Nella Juve Primavera ne ho visti passare tanti, migliori anche per qualità, ma in Daniele è la testa a fare la differenza''. Rugani incassa e ringrazia: ''Già essere qui è un onore, vivo quest'occasione per continuare la mia crescita. I giovani in Italia faticano a trovare spazio? Alla mia età è importantissimo giocare e fare esperienza. Per mia fortuna sono in un club che me lo permette senza neppure troppe pressioni. Questo aiuta a lavorare bene'' dice il 20enne centrale dell'Empoli il cui cartellino è metà della Juve: ''Al futuro non penso, le attenzioni di grandi club come la Juve fanno piacere ma ad ora non ho avuto segnali. Vivo partita dopo partita''. Senza scordare l'Under 21 con cui parteciperà a giugno agli Europei di categoria.

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