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Giallo su Al-Baghdadi: spuntano le foto del cadavere

Postata da un profilo che sarebbe vicino ai jihaidisti. Ma sono molti i dubbi, a partire sulle condizioni del corpo

BAGHDAD. Mentre rimane un mistero la sorte del capo dell'Isis, Abu Bakr al Baghdadi, a quattro giorni dai raid che hanno preso di mira postazioni dello Stato islamico in Iraq appare sui social network la foto del cadavere del presunto califfo nero, postata da un profilo che sarebbe vicino ai jihaidisti. Il ministero dell'Interno iracheno ha affermato che il al Baghdadi è stato ferito e trasferito in Siria, mentre un annuncio comparso su un falso account Twitter del ministro degli Esteri, Ibrahim al Jaafari, è arrivato a parlare della morte poi smentita da Baghdad. Il ministero dell'Interno iracheno ha affermato che il al Baghdadi è stato ferito e trasferito in Siria, mentre un annuncio comparso su un falso account Twitter del ministro degli Esteri, Ibrahim al Jaafari, è arrivato a parlare della morte poi smentita da Baghdad.

Un mostro pluricefalo capace di rigenerare le proprie teste. O un organismo del tutto dipendente dal suo capo, il 'califfo' Abu Bakr al Baghdadi. Osservatori arabi si dividono nel descrivere la struttura dello Stato islamico (Isis). E nell'immaginare le ripercussioni a breve e a lungo termine di un'eventuale morte del leader della formazione jihadista presente in Iraq e Siria. Finora nessuna conferma è emersa delle voci - rilanciate oggi anche dal quotidiano egiziano al Ahram - circa il possibile ferimento o, addirittura, l'uccisione di Baghdadi in raid aerei della coalizione guidata dagli Usa, effettuati tra venerdì e sabato scorsi, nelle regioni di Anbar, al confine con la Siria, e nel nord dell'Iraq, vicino Mosul.

"E' riduttivo affermare che l'Isis possa fare a meno di Baghdadi semplicemente sostituendolo ai vertici dell'organizzazione", si leggeva stamani sul quotidiano panarabo al Quds al Arabi. "E' come dire che lo Stato islamico è un gruppo con più vertici locali autonomi gli uni dagli altri, non considerando però la forza politica e personale di Baghdadi". Misurare il peso che l'autoproclamato califfo ha nel contesto interno all'Isis spinge in molti a domandarsi come sia strutturata l'organizzazione jihadista che nel giro di due anni si è trasformata da ala irachena di al Qaida in entità pseudo-statale in grado di sfidare tutte le potenze della regione e quelle internazionali. "E' vero - afferma Abdennasser Mansur sul quotidiano iracheno Zaman - che è impossibile decapitare del tutto i vertici dell'Isis, ma non bisogna dimenticare che la persona di Baghdadi ha dimostrato di avere un forte carisma e capacità di attrarre consenso"

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