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Sterilizzazioni di massa in India, muoiono otto donne

Il programma pubblico sta subito provocando gravi conseguenze. Altre 64 donne sono ricoverate in condizioni gravissime. Le autorità hanno denunciato quattro medici

RAIPUR.  Otto donne sono morte nell'India centrale e oltre 60 sono state ricoverate in ospedale, molte delle quali in gravi condizioni, nell'ambito di un programma pubblico di sterilizzazione di massa nel Paese: lo hanno reso noto responsabili locali. «Otto donne sono morte da lunedì e 64 sono state ricoverate in ospedale», ha affermato Sonmani Borah, un responsabile del governo dello Stato di Chattisgarh.

Le autorità sanitarie locali parlano di un improvviso abbassamento di pressione e dei principali parametri vitali, con vomito e perdita di conoscenza, per quasi tutte le donne coinvolte. "Il peggioramento è avvenuto nella notte di lunedì, con 8 degenti che sono decedute e 64 ospedalizzate e in condizioni stazionarie", rivela una fonte.

Le autorità dello stato indiano centro orientale del Chhattisgarh hanno sospeso il servizio e denunciato alla polizia quattro dottori per la morte di otto donne in una campagna di sterilizzazione volontaria. Lo riferisce la tv Cnn-Ibn. I medici sono accusati di negligenza quando hanno effettuato le operazioni chirurgiche in un centro sanitario alla periferia di Bilaspur. Le donne erano state dimesse sabato scorso e dopo 24 ore hanno cominciato ad accusare forti dolori addominali e vomito.

Altre 29 pazienti, che erano state sottoposte alla sterilizzazione, sono ricoverate all'ospedale di Bilaspur con gli stessi malori. In totale 83 donne si erano sottoposte alla campagna di controllo delle nascite che si è tenuta 8 novembre. La maggior parte delle vittime provengono da poveri villaggi della zona e sono di età compresa tra i 22 e i 32 anni.  Da un primo esame, sembra che le donne siano morte per setticemia dopo l'operazione di chiusura delle tube effettuata con laparoscopia. Ma per ora non è stata provata alcuna irregolarità da parte del team medico «che ha molta esperienza in questo settore» come ha detto un responsabile per la sanità di Bilaspur, RK Bhange aggiungendo «che non sono stati riscontrati errori nella procedura».

Un funzionario del Chhattisgarh ha detto che le cause del decesso saranno chiarite soltanto dopo che saranno resi noti i risultati dell'autopsia. Nel frattempo è stata anche nominata una commissione di inchiesta ed è stato promesso un risarcimento alle famiglie delle vittime e di coloro che sono state ricoverate.  Da quanto si è appreso, i medici hanno condotto oltre 80 operazioni in appena cinque ore in un campo sanitario in un ospedale dell'area di Takhatpur. Sembra che il programma governativo di sterilizzazione avesse l'obiettivo di trattare un alto numero di donne al giorno.

Di solito, queste campagne volontarie per la vasectomia e la tubectomia, avvengono nei mesi tra ottobre e febbraio. Come incentivo ogni donna che viene sterilizzata riceve 1.400 rupie (circa 18 euro), mentre l'operatore sanitario che l'accompagna guadagna 200 rupie (2,5 euro circa).  I media indiani sottolineano che il grave incidente è avvenuto nel collegio elettorale del ministro della Sanità del Chhattisgarh, Amar Agrawal. Alcuni esponenti dei partiti dell'Opposizione hanno subito chiesto le dimissioni del politico e anche la revoca delle campagne di sterilizzazione delle donne basate sul raggiungimento di 'target'.

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