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Pesa la recessione: a settembre in calo il gettito Iva

ROMA. La recessione si sente. Anche sulle entrate fiscali. Nei primi nove mesi dell'anno, il gettito erariale ha sostanzialmente retto sui livelli dello scorso anno, senza muoversi più di tanto, ma il dato allarmante è che proprio a settembre, per la prima volta dopo mesi, le entrate Iva che il Mef definisce "sugli scambi interni" (in pratica quelle riferite ai consumi) sono passate in negativo.

Nei tre trimestri 2014 complessivamente il gettito Iva è aumentato del 3%, con lo Stato che è riuscito ad incassare 2,2 miliardi in più rispetto allo scorso anno. L'andamento è stato positivo anche per gli scambi interni, con una crescita del 3,7%, pari a 2,4 miliardi in più nel confronto con i nove mesi del 2013. Ma guardando i dati disaggregati, mese per mese, a settembre si nota una netta inversione di tendenza. Per tutto l'anno, grazie anche all'aumento al 22% scattato ad ottobre 2013, le entrate Iva sono aumentate, con un picco di +8,3% a febbraio scorso. La tendenza è stata però quella di un sostanziale decalage, fino alla sorpresa di fine estate, quando il Mef ha registrato un -0,6%, contro il 4% di agosto. Un dato che influito inevitabilmente sull'andamento complessivo del gettito Iva, quello che tiene conto anche delle importazioni, passato dal +3,9% di agosto al +0,9% di settembre.

Il calo non è bastato ovviamente ad invertire il trend positivo dei mesi precedenti, quindi nei nove mesi le entrate sono rimaste comunque sostanzialmente stabili, con un incremento dello 0,1%, pari a 164 milioni di euro in più. Le imposte indirette sono infatti aumentate ed hanno bilanciato il calo di quelle dirette, a partire da Irpef (-0,2%) e Ires (-17,4%). Sulla tassazione sulle imprese pesano in particolare i minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, effettuati da banche e assicurazioni per l'aumento dell'acconto 2013 fissato al 130% dal Dl Imu-Bankitalia.

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