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Il Crus: la spesa degli atenei siciliani in linea coi finanziamenti

CATANIA. "I dati medi di spesa dei progetti finanziati con fondi europei, la cui responsabilità è affidata alle Università nella qualità di soggetto capofila, sono in linea con i target indicati dalla Regione Siciliana, sebbene, come è naturale che sia, possano esserci alcuni limitati ritardi su taluni interventi". Lo afferma il Coordinamento regionale della università siciliane (Crus) che, in una nota, si dice "sorpreso non poco" dalle dichiarazioni del governatore Rosario Crocetta che "tendono a scaricare sugli Atenei responsabilità che, se ci sono, sono certamente da ricercare altrove".

Il Crus ricorda che "i tempi della spesa sono condizionati dalle norme di amministrazione e contabilità pubblica" e che, soprattutto,, in ragione dei limiti di disponibilità liquide degli Atenei, essi sono negativamente influenzati dai tempi, spesso molto ritardati con i quali le somme sono state materialmente accreditate e le attività hanno potuto avere effettivo inizio". "Ancora più sorprendente - osservano dal Crus - è l'affermazione, non si sa quanto tecnicamente fondata, secondo la quale, qualora gli Atenei non fossero in grado di spendere le somme a loro disposizione, queste passerebbero al Cnr, come se le attività di ricerca fossero perfettamente e immediatamente fungibili tra i diversi enti, senza alcun riguardo alla natura e agli obiettivi di quella spesa".

Le università siciliane ricordano di avere "non soltanto fornito la propria disponibilità a collaborare a spendere utilmente i fondi europei non ancora utilizzati, ma hanno fatto proposte concrete per un loro efficace ed immediato impiego" e "ribadito, in ormai innumerevoli occasioni, la necessità di costituire una cabina di regia regionale, con la partecipazione dei principali attori istituzionali, economici e sociali, per la programmazione dei fondi 2014-2020".

"Su tutti questi fronti, attendiamo ancora risposte dal governo regionale - conclude la nota del Crus - le università sono pronte a fare la propria parte, e a migliorare, ove necessario, la propria azione. Ci auguriamo che tutti facciano altrettanto".

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