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Camusso: il posto fisso non esiste più? Renzi non sa di cosa parla

La leader della Cgil interviene dopo le parole del premier alla Leopolda

MILANO. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ''non sa di che cosa parla'' quando dice che ''il posto fisso non c'è più''.

Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, spiegando che ''non abbiamo mai posto una questione che avesse queste caratteristiche e non si può da un lato sostenere che la strada è il contratto a tutele crescenti per favorire il rapporto di lavoro a tempo indeterminato e poi sostenere che l'articolo 18 sarebbe il posto fisso''. ''Non si capisce a questo punto - spiega Camusso - che cosa vuol dire contratto a tempo indeterminato e tutele crescenti''. Quanto all'affermazione di Renzi, secondo Camusso è ''uno degli argomenti più vecchi che sono stati usati, in particolare lo hanno usato i suoi predecessori esattamente per creare e moltiplicare la precarietà''.

E ancora: ''Il Governo abbia il coraggio di mettersi dalla parte dei più deboli perché stare dalla parte dei più forti è facile''. Rispondendo alla domanda se non avesse imbarazzo a rapportarsi con un governo che ascolta i grandi finanzieri come Davide Serra, commenta: ''Non abbiamo il problema - afferma - di coloro con i quali si confronta il presidente del Consiglio, che è un uomo libero in un paese libero''. Secondo Camusso ''il problema è il lavoro che fa''. Il presidente del Consiglio, infatti, secondo la leader della Cgil, dovrebbe domandare dov'era il sistema delle imprese quando doveva creare investimenti e invece ha tratto profitti dalla finanza''. Secondo Camusso ''le riforme si possono fare attraverso la tassazione della grande ricchezza e la lotta all'evasione fiscale, si possono fare contro la precarietà e con il rispetto dei diritti''.

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