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Disseccamento degli ulivi, l'appello: l'Ue controlli le importazioni

In Olanda e in Francia si sarebbero rintracciate piante contaminate, tutte provenienti dal Costa Rica

BARI. Dal simposio di scienziati che nei giorni scorsi, a Gallipoli (Lecce), hanno discusso del disseccamento degli olivi "è emersa la grande difficoltà che ancora esiste in altre parti del mondo, come America e Brasile, di controllare il fenomeno ecco perché, oltre al nuovo piano strategico per evitare l'ulteriore diffusione verso il nord della penisola, sarà opportuno interrogare l'Ue sul controllo nelle importazioni, considerato che anche in Olanda e in Francia si sarebbero rintracciate piante contaminate, tutte provenienti dal Costa Rica".

Torna sull'emergenza del disseccamento degli olivi nel Salento il responsabile delle politiche agricole della Regione Puglia, l'assessore Fabrizio Nardoni che, forte del conforto scientifico giunto dal simposio di Gallipoli da circa 200 scienziati provenienti da tutto il mondo, richiama l'attenzione anche sul fronte del controllo internazionale. "Noi affronteremo l'emergenza - spiega l'assessore - istituzionalizzando un appuntamento settimanale con tutta la filiera e parte della giunta regionale per affrontare in maniera più sistematica la complessità del fenomeno che interseca dinamiche anche legate al paesaggio e alla salute; e tenendo ben presente le importanti indicazioni che sono arrivate dagli esperti, come il controllo intenso sugli insetti vettori e con precisi programmi da effettuare nel corso dell'intero anno e con un controllo capillare sulla movimentazione delle piante ospiti, ma l'Europa faccia la sua parte".

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