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Parla in mandarino per 30 minuti, Mark Zuckerberg lascia tutti a bocca aperta

«Da jia Hao», buongiorno a tutti, sono state le sue prime parole salendo sul palco all'università di Tsinghua

NEW YORK. Trenta minuti in mandarino. E Mark Zuckerberg lascia tutti a bocca aperta. Il fondatore e amministratore delegato di Facebook si presenta alla prestigiosa Tsinghua University di Pechino, conosciuta anche come il Mit della Cina, sfoggiando un mandarino che, seppur non proprio fluente, gli consente di instaurare un rapporto diretto e conquistare il pubblico di studenti e non solo accorsi ad ascoltarlo. Ecco il video del 'Zuckerberg cinese' - tratto da Corriere Tv -  che spopola sul web, dove diventa virale. La mossa a sorpresa di Zuckerberg, una vera e propria offensiva di charme, mostra l'interesse di Facebook per il mercato cinese, dove è vietato dal 2009, e per il miliardo di potenziali clienti cinesi. E il social network non è l'unico a guardare con crescente interesse al Dragone: in coda c'è l'intera Silicon Valley pronta a cogliere le occasioni offerte dall'imponente mercato cinese e i suoi nuovi ricchi.

Una tendenza confermata dalla visita nel paese dell'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, per discutere del nodo sicurezza dopo i recenti attacchi hacker e soprattutto per ribadire ancora una volta l'importanza del mercato cinese, il secondo al mondo per l'azienda della 'Mela' dopo gli Stati Uniti. «Da jia Hao», buongiorno a tutti, sono state le prime parole di Zuckerberg salendo sul palco all'università di Tsinghua. Chi si aspettava che fossero le uniche parole in mandarino di Zuckerberg è rimasto sorpreso: l'amministratore delegato di Facebook ha condotto l'intera intervista in mandarino, durante la quale ha risposto a domande semplici, come il suo colore preferito, a quelle sul futuro di Facebook in Cina.

«Sono contento di essere a Pechino, questa città mi piace molto. Il mio cinese non è buono ma lo studio tutti i giorni. Forse ho bisogno di fare più pratica», ammette Zuckerberg, confessando di aver iniziato a studiare mandarino perchè la famiglia di sua moglie, Priscilla Chan, parla cinese. «La Cina è un grande paese. Studiare le lingua mi aiuta a capire la cultura. E poi mi piacciono le sfide», afferma Zuckerberg. Poi ammette: Priscilla parla anche cantonese ed è in grado di capire meglio quando ascolta una conversazione. «Un giorno le ho chiesto: perchè capisco così male quando mi parlano in mandarino? Mi ha risposto: anche in inglese, quando ti parlo io, la tua comprensione non è buona».

Una battuta che ha suscitato l'ilarità del pubblico, così come quella sui futuri piani di Facebook in Cina. «Siamo già in Cina» sorride Zuckerberg. Facebook così come altri social media è vietata e molti, fra i giovani, vorrebbero che divenisse disponibile. «Aiutiamo le aziende cinese ad aumentare i loro clienti stranieri», spiega Zuckerberg riferendosi a come Lenovo usa Facebook per farsi pubblicità in Indonesia. «Vogliamo aiutare il resto del mondo a connettersi con la Cina».

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