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Depressione? Malati di sclerosi multipla i soggetti più a rischio

A rilevarlo è l'Associazione dei neurologi americani (Aan), che ha pubblicato, sulla rivista Neurology, delle linea guida su come valutare e gestire questi disturbi

ROMA. Sono depressione, disturbo bipolare, d'ansia e dell'adattamento i disturbi psichiatrici più frequenti nei malati colpiti da sclerosi multipla: a rilevarlo è l'Associazione dei neurologi americani (Aan), che ha pubblicato, sulla rivista Neurology, delle linea guida su come valutare e gestire questi disturbi. Nel documento si spiega che in questi pazienti c'è una maggiore prevalenza di depressione (tra il 36% e il 54% rispetto al 16,2% della popolazione generale), disturbo bipolare (13% contro 1%-4,5%), disturbi d'ansia (35,7% contro 28,8%), disturbi dell'adattamento (22% contro 0.2%-2,3%) e anche disturbi psicotici (2%-3% contro 1,8%). «Se questi disturbi non vengono rilevati e trattati - spiega Sarah L. Minden, dell'Harvard Medical School - possono peggiorare la qualità della vita dei pazienti, interferendo con l'adesione alla terapie e aumentando il rischio di suicidio», che nei pazienti affetti da sclerosi è almeno doppio rispetto a quello della popolazione in generale.

Questa «guida incoraggerà neurologi e medici di assistenza primaria - continua - a informarsi su determinati sintomi che potrebbero indicare la presenza di un disturbo emotivo». C'è tuttavia un problema nell'uso dei farmaci, visto che molti trattamenti per la depressione e l'ansia non sono stati studiati nei pazienti affetti da sclerosi multipla. «Le evidenze in grado di sostenere o confutare - rileva Minden - l'efficacia della maggior parte delle terapie comunemente usate per trattare disturbi emotivi nei soggetti con sclerosi sono insufficienti. I medici dovrebbero consultare i riferimenti standard per tutte le terapie e i loro colleghi professionisti della salute mentale per il trattamento di singoli pazienti». Gli autori sperano che il documento possa sensibilizzare i medici nel comprendere i disturbi emotivi nei malati di sclerosi, determinando screening, diagnosi e trattamento, nonchè ulteriori ricerche.

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