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Trattativa sul Governo,
l'Ars si ferma di nuovo

Al di là dei motivi tecnici, il punto è l'accordo maturato ieri a Roma fra Crocetta e il Pd. Un'intesa che prevede l'azzeramento della giunta. Rinviata ancora una volta la legge sui forestali

PALERMO. Tutto rinviato. L'Ars non ha neppure iniziato a votare per l'elezione del vicepresidente e a cascata si è subito bloccata anche la mozione di censura all'assessore alla Formazione Nelli Scilabra. Quest'ultimo passaggio era previsto nel pomeriggio ma lo stop ai lavori de mattina ha fatto scivolare tutto il programma che adesso risulterà rivoluzionato.

Al di là dei motivi tecnici, il punto è l'accordo maturato ieri a Roma fra Crocetta e il Pd. Un'intesa che prevede l'azzeramento della giunta e - almeno da parte del Pd - lo stop alla censura all'assessore più caro a Crocetta. Di fronte a queste novità è stato il capogruppo del Nuovo centrodestra, Francesco Cascio, a chiedere la convocazione di una conferenza dei capigruppo per decidere come proseguire. Ma il tentativo dell'opposizione è quello di impedire il rinvio e costringere il Parlamento a votare, facendo così traballare gli accordi nella maggioranza. Cascio ha anche annunciato che domani l'opposizione presenterà la mozione di sfiducia a Crocetta.

In questo clima è stata anche rinviata la seduta della commissione Bilancio che aveva all'ordine del giorno la votazione della legge che stanzia 25 milioni per finanziare gli stipendi a forestali e precari dell'Esa. Ancora una volta - precisa Vncenzo Vinciullo (Ncd) - è mancata la maggioranza. Lo scontro in questo caso è sull'utilizzo di fondi destinati originariamente alla Crias, dunque alle imprese: una parte del Parlamento ha raccolto la protesta delle associazioni di categoria e sta provando a far modificare il testo, che però per il governo non ha altre possibilità di copertura. Se ne riparlerà, forse, nel pomeriggio.

Raciti, nessun patto ma ok confronto con Crocetta. "Leggo molti articoli nei quali si parla di 'patti' che sarebbero stati chiusi: per quel che ne so, non è stato chiuso nessun 'patto'. C'è stata la richiesta da parte del presidente della Regione di riaprire un ragionamento sul governo della Sicilia nell'eventualità di un azzeramento del governo regionale. Ho dato la disponibilità ad un confronto, a sederci davvero attorno ad un tavolo un minuto dopo che Crocetta avrà dimostrato con i fatti questa volontà". Lo dice all'ANSA il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti. "Dopo che Crocetta avrà compiuto questo passo, immagino che ci saranno le condizioni per parlare di tutto - aggiunge Raciti - Senza questo passo da parte del presidente della Regione, non vedrei elementi nuovi, né motivi per cambiare posizioni già chiare ed esplicite riguardo gli argomenti in discussione all'Ars, comprese le mozioni di censura".

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