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Giappone, terremoto nel governo: si dimettono due ministri

Via il ministro dell'Industria giapponese Yuko Obuchi, sospettata di irregolarità nell'utilizzo dei fondi politici. Poche ore dopo ha presentato le sue dimissioni anche il ministro della Giustizia, Midori Matsushima

TOKYO. Si è dimessa oggi il ministro dell'Industria giapponese Yuko Obuchi, sospettata di irregolarità nell'utilizzo dei fondi politici. Poche ore dopo ha presentato le sue dimissioni anche il ministro della Giustizia, Midori Matsushima. Obuchi, 40 anni, madre di due bambini e figlia di un ex premier, era vista come una possibile candidata alla guida del Paese.

Abe aveva nominato Obuchi solo due mesi fa in un rimpasto in cui il premier aveva scelto 5 donne per rendere piu' popolare il suo esecutivo. Obuchi era considerata l'immagine giusta per convincere l'opinione pubblica più scettica della necessità di riapertura dei reattori nucleari chiusi dopo il disastro di Fukushima, nel 2011 (compito peraltro difficile considerato che i sondaggi danno i giapponesi costantemente contrari). Lei in particolare è sospettata di aver speso tra il 2007 e il 2012, quando era ancora parlamentare, diversi milioni di yen (centinaia di milioni di euro) senza alcun rapporto con la sua attività politica: per sue spese personali (anche prodotti cosmetici in grandi magazzini) e per regali ai suoi sostenitori (per esempio, biglietti di teatro gratis).

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