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India, si dà fuoco per un voto sbagliato ma era un errore: morta studentessa

Pinky Chauhan era stata ricoverata lo scorso 29 settembre in gravi condizioni per le ustioni su oltre il 60% del corpo provocate nel suo gesto disperato per protestare contro i suoi professori

NEW DELHI. Una studentessa di 21 anni, che si era data fuoco per un voto sbagliato agli esami, è morta ieri in un ospedale di New Delhi. Lo riferiscono oggi i quotidiani indiani.

Pinky Chauhan era stata ricoverata lo scorso 29 settembre in gravi condizioni per le ustioni su oltre il 60% del corpo provocate nel suo gesto disperato per protestare contro i suoi professori. La ragazza, che frequentava il secondo anno di una facoltà scientifica a Gurgaon, aveva ottenuto 'zero' nei test di fisica e di matematica a causa di un errore nella correzione degli esami.

Oltre a lei, circa mille studenti avevano denunciato le irregolarità. In seguito a vivaci proteste, l'università aveva revisionato i test e corretto gli esiti lo scorso 4 ottobre.

Pinky aveva ottenuto un 60, ovvero la sufficienza, in entrambi i test. Dopo aver appreso la tragica notizia, la famiglia di Pinky ha chiesto che sia aperta un'inchiesta e che siano prese azioni legali contro il rettore e il corpo docente. Intanto, per timore di nuove dimostrazioni studentesche, le autorità locali hanno chiuso per i prossimi due giorni tre istituti governativi di Gurgaon, la città satellite di New Delhi.

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