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Gli Usa: a Kobane tensioni senza fine. Allarme dei curdi a Kirkuk

KOBANE. Il ministro della Difesa americano Chuck Hagel ha riferito che rimane "pericolosa" la situazione a Kobane, la città siriana assediata dai jihadisti dell'Isis al confine con la Turchia. Lo riferisce il sito della Bbc citando Hagel durante una visita in Cile.

Il ministro ha notato che i raid aerei guidati dagli Usa hanno fatto "progressi" contro i miliziani dello Stato islamico che però occupano ancora aree della periferia della città.

"Stiamo facendo quello che possiamo attraverso attacchi aerei per aiutare a far arretrare l'Isis", ha detto Hagel ed "in effetti ci sono stati alcuni progressi in questo campo", ha sostenuto ancora il ministro.

KIRKUK. Dopo Kobane, Kirkuk: è l'allarme lanciato da fonti curdo-irachene citate dal quotidiano panarabo al Hayat, secondo cui i jihadisti dello Stato islamico (Isis) si stanno addensando a sud e a nord della importante città irachena, ricca di giacimenti di petrolio e per ora controllata dalle milizie curde.

Le fonti affermano che l'Isis ha arruolato numerosi nuovi combattenti arabi e stranieri provenienti da varie regioni del mondo, in particolare dalla vicina Siria.

Da metà settembre, lo Stato islamico è impegnato nella conquista della cittadina curdo-siriana di Kobane, a ridosso della frontiera turca. Le fonti affermano che a breve, l'Isis potrebbe lanciare un attacco coordinato e massiccio contro Kirkuk, per lunghi anni contesa tra arabi e curdi ma dal giugno scorso entrata del tutto sotto il controllo curdo.

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