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Sviluppo Italia senza soldi: a rischio gli stipendi dei 76 dipendenti

La partecipata regionale oggi porta i libri contabili all’Ars. E a Italia Lavoro 70 collaboratori rischiano di perdere il contratto. Il compenso del dirigente generale tiene in scacco la società, che dall’amministrazione ha ottenuto meno commesse rispetto a quanto previsto

PALERMO. C’è un dirigente che grazie a un contratto ricco e blindato tiene in scacco Sviluppo Italia, la partecipata regionale che oggi porterà all’Ars i libri contabili per illustrare l’impossibilità di continuare a pagare i propri dipendenti. E ci sono 70 Cocopro di Italia Lavoro che rischiano di non vedere rinnovato il loro contratto a fine anno. È una bomba a orologeria, quella innescata nelle partecipate. E non a caso la Corte dei Conti ha deferito ieri la Regione per inadempimento: Palazzo d’Orleans non ha risposto né risolto i problemi del settore evidenziati in una inchiesta della magistratura contabile della primavera scorsa. E di questo dovrà rispondere in una udienza pubblica prevista per domani.

A Sviluppo Italia da anni il ruolo di dirigente generale è assegnato a Vincenzo Paradiso, che può vantare un contratto da 183 mila euro lordi all’anno e che prevede pure la concessione di una Wolkswagen Passat per uso anche personale. Paradiso risulta in ferie da 2 mesi e durante questo periodo ha inviato alla società il preavviso delle proprie dimissioni, che dovrebbero scattare al suo ritorno in servizio previsto per il 16 dicembre. Ma la società potrebbe tremare economicamente di fronte a questa richiesta: Paradiso chiede che venga corrisposta integralmente l’indennità di preavviso, cioè 4 mensilità extra. E poiché il dirigente guadagna 13 mila euro lordi al mese, la cifra che la società dovrebbe sborsare è notevole. La partita si gioca sul filo delle date in cui era possibile annunciare le dimissioni. Dunque, la società potrebbe dire no alle dimissioni e attendere la scadenza naturale del contratto o accettare la proposta di Paradiso erogando l’indennità extra.

Un dubbio non da poco se si considera l’attuale situazione contabile di Sviluppo Italia Sicilia. Oggi la presidente Carmelina Volpe andrà in commissione Bilancio all’Ars per spiegare che mancano 1,6 milioni per potere garantire il pagamento degli stipendi ai 76 dipendenti, che già hanno visto rinviata la quattordicesima e bloccati i buoni pasto.

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