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Condotta, riporto o agility: cani concentrati con un click

Si tratta di uno strumento adatto a tutti gli amici a quattro zampe. È indicato in particolare per preparare Fido ad aiutare persone con disabilità

PALERMO. Aprire un cassetto, spegnere o accendere la luce, prendere degli oggetti da terra. Semplici azioni che agli occhi di una persona diversamente abile possono diventare dei veri e propri ostacoli quotidiani. Queste stesse azioni però possono essere insegnate al proprio amico a quattro zampe grazie a un metodo adatto a questo tipo di esigenze: il «Cliker training».

Si tratta di uno strumento che, attraverso il suono che emette - un «click» appunto - consente di «sviluppare processi di apprendimento rapidi e duraturi per mezzo di un ponte (marker) che crea nella mente del cane un’associazione tra l’azione da compiere e il rinforzo che viene così ottenuto: click e ricezione del premio», spiega Fulvia Pirrone, direttore tecnico dell’Associazione Cinofila Dilettantistica Sportiva “Scialuricani” di Palermo.

Il clicker permette così di «gratificare quei comportamenti che si desidera «fissare» nelle sequenze-azioni che il cane esprime spontaneamente». Ad esempio, se «si desidera che il cane impari ad aprire un cassetto, ciò che si comincerà a fissare con il clicker sarà anche il semplice sguardo del cane verso il cassetto – aggiunge l’educatrice cinofila -. Quando il cane avrà capito che l’oggetto della gratificazione è il cassetto, si andrà a fissare ogni singolo movimento verso il cassetto, e così via fino a quando il cane lo toccherà e poi lo aprirà».

E’ una tecnica di non immediata comprensione ma molto utile. Il metodo si basa, infatti, sul tempismo e sulla precisione ed è indicato sia in quei casi in cui si vogliono preparare cani di ausilio a persone con disabilità; sia nei casi di iperattività, in cui la capacità di concentrazione del cane deve essere incentivata. L’effetto sul nostro fedele amico consiste, infatti, nello sviluppare la sua capacità di concentrazione e nell’aprire la sua mente.

«L’esercizio lo porta a sforzarsi di capire ciò a cui si vuole arrivare – aggiunge l’esperta -. Non prevede, inoltre, né punizioni né correzioni. Ciò che non è utile all’obiettivo viene ignorato, non cliccando. Questo fa sì che il cane lavori in totale serenità, aumentando quindi la sua propositività». In generale, il clicker può essere utilizzato per tutti i tipi di cani e di tutte le età, dai cuccioli agli anziani. Ciò che conta, come in qualsiasi attività che si propone a Fido, è la sua felicità. Se al cane non piace, diventa assolutamente controproducente e frustrante.

E il padrone? Avere uno strumento in più per divertirsi con il proprio cane è sicuramente un ottimo motivo per imparare ad usare il clicker. I suoi utilizzi, infatti, sono molteplici. Si usa nell’educazione, per i comandi di base, la condotta al guinzaglio e il richiamo; ma anche nell’agonismo, in agility, per il riporto e la ricerca. «Noi proponiamo dei corsi di clicker training in cui trasferiamo ai proprietari le competenze per lavorare con lo strumento. Ma, a mio parere, è un metodo del quale non bisogna abusare – sottolinea Pirrone -. Non è un telecomando e va quindi usato con moderazione e competenza».

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