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Addio allo scultore Igor Mitoraj, artista eclettico amato e discusso

«Non ci sono teorie, non ci sono spiegazioni. Le opere si impongono a me, io sono il loro schiavo». Mitoraj parlava così della sua arte

PIETRASANTA. È morto a Parigi lo scultore Igor Mitoraj. Lo si è appreso a Pietrasanta, la cittadina toscana dove l'artista di origine polacca risiede da tempo, alternando le sue permanenze nella capitale francese. A Pietrasanta, dove si trovano diverse sue opere, Mitoraj ha anche uno studio. «Sono profondamente colpito - ha commentato il sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi in una nota di condoglianze alla famiglia di Mitoraj e allo staff dello studio Argos - con Igor stavamo preparando una grande mostra che insieme avremmo aperto agli inizi di marzo nel complesso di Sant'Agostino e nelle piazze cittadine. Ho perso un grande amico; Igor è stato un grande artista del nostro secolo e Pietrasanta sentirà la sua mancanza. Amato follemente dal pubblico e dalla critica, talvolta discusso, ma sempre protagonista, con la sua generosità, delle vicende artistiche di Pietrasanta».

«Non ci sono teorie, non ci sono spiegazioni. Le opere si impongono a me, io sono il loro schiavo». Mitoraj parlava così della sua arte.

Polacco, nato a Oederamn nel 1944, di madre polacca e padre francese, Mitoraj nel '45 sopravvisse al bombardamento di Dresda con la madre, che, finita la II guerra mondiale, decise di ritornare vicino a Cracovia. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico a Bielsko-Biala, nel 1963 ha iniziato a studiare pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ha avuto come insegnante Tadeusz Kantor. Nel 1968 si trasferì a Parigi, per iscriversi all'Ècole National Supèrieur des Beaux-Arts. Nei primi anni '70 sviluppò un forte interesse per le antiche culture sudamericane e rimase in Messico per un anno.

Nel 1976 la sua prima personale presso la Galleria «La Hune» a Parigi: da allora si è dedicato esclusivamente alla scultura aprendo uno studio a Parigi. Negli stessi anni ricevette il «Prix de la Sculpture» a Montrouge ed il Ministro francese per la Cultura gli mise a disposizione uno studio al Bateau Lavoir di Montmartre. Arrivato a Pietrasanta nel 1979, vi si è stabilito dal 1983 aprendo uno studio e alternando soggiorni a Parigi.

Nel 1994 donò alla città di Pietrasanta «Il Centauro», nella piazza omonima. È in quell'occasione che l'allora Ministro ai Beni Culturali Antonio Paolucci definì felicemente Pietrasanta «Piccola Atene». Nel '98 ha disegnato e affrescato la sala del Consiglio Comunale di Pietrasanta, e nel 2001 è stato insignito insignito della cittadinanza onoraria.

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