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Sindaci a Montecitorio, Boldrini: "Superare la loro solitudine"

Il presidente della Camera ha inoltre ribadito la necessità "di evitare gli sprechi, ma basta con la logica dei soli tagli"

ROMA. È iniziato alla Camera l'incontro «I Sindaci d'Italia nell'Aula di Montecitorio. Idee per il futuro del Paese». «In questa aula sono presenti oltre 600 primi cittadini», ha spiegato il Presidente della Camera Laura Boldrini che ha introdotto i lavori. Si tratta di «un evento che non ha precedenti nella storia del Parlamento e delle istituzioni italiane». Le porte di Montecitorio «sono sempre aperte per delegazioni di lavoratori, imprenditori, associazioni, studenti e manifestazioni culturali». E questo «per ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, la grande priorità del nostro tempo».

«La sede dell'assemblea- aggiunge- è a disposizione dei sindaci, figure di frontiera, il primo impatto dei cittadini con le istituzioni democratiche. Ma da dove nasce l'idea di trovarci in aula? Nasce dagli incontri che svolgo qui e nei territori dove i sindaci esprimono un sentimento di solitudine; si lamentano per la poca considerazione che ricevono da parte delle istituzioni centrali». «Scopo dell'incontro è quello di aprire l'istituzione parlamentare a un rapporto più stretto con il territorio. Non stiamo facendo una cerimonia, è un appuntamento di lavoro e ci confronteremo sui principali problemi che interessano le realtà locali».

«Gli sprechi non sono più tollerati giustamente ma investire nella cultura non è uno spreco;è un'opportunità. Così come destinare risorse pubbliche per la ricerca e l'innovazione». Con queste parole la presidente della Camera Laura Boldrini ha richiamato nell'Aula di Montecitorio, durante l'incontro 'I sindaci d'Italia, l'esigenza che non ci siano solo tagli. «Ma queste cose - ha osservato - non hanno trovato spazio negli anni dell'austerity, anni segnati dalla logica dei tagli e solo tagli, è l'ora che l'Italia rialzi la testa, tutta, l'Italia del Nord e del Sud. O rialzeremo tutti insieme o nessuno potrà rialzarla».

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