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La protesta a Hong Kong, l’azione degli studenti si decide sugli smartphone

Notte tranquilla, la città torna alla sua normale attività. I giovani appaiono divisi sul futuro del movimento

HONG KONG. Hong Kong ha registrato questa mattina una sostanziale ripresa delle sue attività grazie ad una parziale smobilitazione dei manifestanti pro democrazia, che, dopo una settimana di proteste, non hanno ottenuto alcuna concessione e appaiono divisi sul futuro del movimento.

Gli studenti che occupano le strade per chiedere il suffragio universale alla Cina avevano dato a Chun Ying Leung, il Capo dell’Esecutivo di Hong Kong, un ultimatum: se non si fosse dimesso avrebbero occupato gli uffici governativi.

Quello di Occupy Central è un movimento con pochi leader che si muove affidandosi a tutti gli strumenti possibili per comunicare. Per esempio attraverso FireChat. Nelle ultime 24 ore oltre 100 mila persone a Hong Kong hanno scaricato sui loro smartphone l’applicazione per scambiare messaggi. FireChat si appoggia a Bluetooth e può mandare messaggi a 70 metri di distanza anche senza connessione Internet. Ma, diversamente da Telegram, che manda messaggi criptati, i messaggi di FireChat sono pubblici. E il moltiplicarsi di malaware che prendono di mira proprio gli smartphone degli studenti fa pensare che qualcuno stia cercando di mettere i bastoni fra le ruote al Movimento degli Ombrelli.

Intanto, dopo la notte più calma dal 28 settembre ad oggi, un consistente numero di abitanti di Hong Kong si stanno recando al lavoro, le scuole riaprono e il traffico si intensifica nei quartieri più interessati dalle proteste dei giorni scorsi. La Borsa di Hong Kong ha aperto quasi invariata, spinta da un lato dai positivi indicatori provenienti dagli Stati Uniti, dall'altro dalle manifestazioni che hanno turbato in questi giorni l'attività economica della megalopoli cinese.

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