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Dopo la lite con Fitto, Forza Italia si ricompatta dietro Berlusconi

Toti: la linea politica è quella del Cavaliere. Quando non discutiamo ci dicono che siamo finti e di plastica, quando discutiamo ci dicono che ci dilaniamo

FIRENZE. "Quando si vota la maggioranza governa, e ieri il presidente Berlusconi ha preso 75 voti e due contrari: immagino che la linea politica sia quella di Berlusconi". Lo ha affermato Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, a margine del Festival delle Generazioni in corso a Firenze, rispondendo a una domanda sul conflitto dialettico fra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto.

"Quando non discutiamo ci dicono che siamo finti e di plastica - ha proseguito Toti - quando discutiamo ci dicono che ci dilaniamo. Ho assistito fra Berlusconi e Fitto ad un confronto franco, come si direbbe in politica, su posizioni peraltro anche lievemente e non particolarmente diverse, sull'opposizione e sui meccanismi di selezione. Su cose che in una direzione politica di un partito si discutono tranquillamente, anzi sarebbe nocivo non farlo".

Gasparri: fallimento del governo, da Fi dura opposizione. "La politica economica di Renzi è sempre più catastrofica. Sull'articolo 18 non si capisce nulla e non saremo certamente noi a togliere le castagne dal fuoco al governo. FI può votare soltanto riforme che coincidano con i programmi da sempre sostenuti da Berlusconi per modernizzare il diritto del lavoro, creare occupazione, promuovere l'attività delle imprese". Lo afferma Maurizio Gasparri (Fi), vicepresidente del Senato.

"Altra confusione viene fatta in materia di Tfr. Sono stati fatti annunci demagogici, facendo quasi credere che gli stipendi sarebbero lievitati quando in realtà il Tfr è alimentato da soldi dei lavoratori. Dare questa cifra, prima o dopo, non vuol dire cambiare i redditi e anzi, anticipandola, ci sono rischi di maggiori tassazioni e di riduzione del reddito percepito nell'arco della vita. Le manovre economiche in preparazione confermano poi il rischio di un aumento mostruoso dell'iva, utilizzato come salvaguardia per mantenere l'obiettivo del 3 per cento. Senza dimenticare che si è abbattuta con la Tasi una pioggia di tasse sulla casa. Si prospettano insomma più tasse, meno occupazione, una caduta del pil. Una debacle totale che smentisce tutti gli annunci ottimistici fatti da Renzi. Per questo bisogna agire in maniera determinata denunciando il fallimento di Renzi e mettendo in campo una forte opposizione", conclude.

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