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Piano giovani, salve le selezioni dei candidati realizzate fra i mesi di luglio e agosto

Arriva il parere dell'Avvocatura dello Stato. Il nuovo bando dovrebbe prevedere la possibilità di ampliare il numero dei tirocini da assegnare

PALERMO. Sono salve le selezioni del Piano giovani, circa 1.200, fatte a luglio e agosto, mentre con il nuovo bando è prevista l’assegnazione di altri 1.200 tirocini. Sul tavolo del dirigente generale alla Formazione, Gianni Silvia, è arrivato il parere dell'Avvocatura dello Stato, che considera valide le selezioni degli stage fatte con i due “click day” del 14 luglio e del 5 agosto, nonostante le polemiche per il sito internet che non ha consentito a tutti i 50 mila giovani disoccupati siciliani, che si erano iscritti alla procedura, di poter partecipare al bando.

Buone notizie anche per i ragazzi che non hanno fatto in tempo a partecipare. Il nuovo bando, la cui uscita è prevista per la prossima settimana, dovrebbe prevedere la possibilità di ampliare il numero dei tirocini da assegnare. Si tratterebbe di altri 1.200 stage da 500 euro al mese. Le cifre esatte non si conoscono ancora, perché l’assessorato aspetta in queste ore la risposta del ministero del Lavoro per potere incrementare le somme previste per le singole misure del Piano. Oggi per i tirocini formativi sono previsti 19 milioni. Cifra che potrebbe crescere di altri 3 milioni, permettendo, così, l’assegnazione di altri stage.

Soddisfatto per il parere dell’avvocatura dello Stato il gruppo Facebook “Piano giovani, se Crocetta annulla tutto faremo ricorso”, nato dopo che l’esecutivo aveva deciso di annullare la finestra del 5 agosto, che ha visto il sito andare in tilt. Da allora, circa 200 pre-assegnatari degli stage avevano fatto ricorso, tramite lo studio legale Grillo-Cortese di Ribera. “Il nostro ruolo è stato determinate – dice Giuseppe Sicilia, amministratore del gruppo Fb -. Non a caso, la notizia esce oggi, ultimo giorno disponibile per fare ricorso tramite i nostri avvocati. La Regione avrebbe rischiato un contenzioso di proporzioni enormi e sarebbe stata costretta a sborsare fior di quattrini”.

A chiedere certezze è la Cgil. “Adesso al Governo chiediamo certezze sui prossimi passi e soprattutto fatti concreti che facciano venire meno la sensazione che alla fine si è cambiato tutto per non cambiare nulla”. Lo dicono Monica Genovese, della segreteria regionale Cgil e Andrea Gattuso, responsabile per le politiche giovanili della Cgil Sicilia. “Finora - aggiungono- gli unici dati certi a tre mesi dall’inizio del caos sono che non è partito un solo tirocinio, non è stato speso un euro, che Italia Lavoro ed Ett sono rimasti al loro posto”

 

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